Ci siamo, è finalmente giunto il momento di riparlare della riapertura delle discoteche. Pare proprio che la decisione in merito avverrà entro la settimana prossima. Chi annuncia qua notizia è il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Il sottosegretario ai microfoni di LaPresse ha affermato: “La prossima settimana arriverà la decisione anche sulla riapertura delle discoteche. Su questo mi sento di sbilanciarmi”. (Continua dopo la foto)
A breve il nodo da sciogliere sarà posto sul tavolo del Consiglio dei ministri: “Confido che la prossima settimana in Cdm, insieme alle decisioni su stadi, teatri e cinema venga data una risposta anche al settore delle discoteche. C’è anche in gioco la credibilità di quello che facciamo”. Il ministro della Sviluppo economico, il leghista Giancarlo Giorgetti, era già intervenuto in merito, domandando agli altri esponenti del governo “di rivalutare la riapertura delle discoteche, non per il significato economico, che è importante, ma per il significato simbolico”. Il ministro aveva dunque aggiunto: “C’è un diritto al lavoro per qualche migliaia di lavoratori che il governo non è in grado di garantire e se non puoi garantirlo è sempre una sconfitta”. (Continua dopo la foto)
Il nodo da sciogliere sulla riapertura discoteche sarà posto sul tavolo del Consiglio dei ministri
Anche il segretario del Partito democratico Enrico Letta è entrato nello specifico: “Ci aspettiamo che la prossima settimana le decisioni che il Governo prenderà siano decisioni che portino alla riapertura, soprattutto dei luoghi di cultura e di divertimento, al 100%. Abbiamo fortemente voluto il Green pass obbligatorio per tutti, che è la condizione per riaprire. A questo punto le riaperture sono necessarie”. Poi l’appello di Maurizio Pasca all’Adn: “Dopo una chiusura ininterrotta da 19 mesi, dovendo pagare affitti, utenze, tasse, con anticipazione di cassa integrazione in deroga e mutui, un’azienda non ce la fa più a resistere dichiara fallimento o cede al miglior offerente e in momenti di crisi come questa legata alla pandemia, a chi interessa un’azienda chiusa da 19 mesi se non alla malavita? Il governo si renda conto che c’è un rischio di questo tipo”.
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