Riapertura ludoteche, quando? – Mercoledì 7 aprile 2021. «Avrei voluto tanto festeggiare insieme ai miei cuccioli… Ed invece anche oggi quella serranda non si alzerà. Buon 2 compleanno “Eventilandia Park”! Due anni di sacrifici buttati al vento». Questo è un post social pubblicato da Elisa Marcoccia, una giovane animatrice, che assieme al compagno, anche lui poco più che ventenne, Francesco Magnamini, si era buttata a capofitto in un bel progetto: aprire una ludoteca nel cuore della Ciociaria, nel Lazio. Era l’aprile del 2019, nel pieno della primavera. Ai tempi dell’inaugurazione di quel parco divertimenti ideato per i più piccoli, il Covid non esisteva, non era neppure nell’anticamera dei pensieri. “Eravamo felici e non lo sapevamo”, quante volte abbiamo letto o sentito questa frase in un anno e mezzo di pandemia? Chissà le lacrime di questi due ragazzi, che hanno investito in “Eventilandia Park” risparmi di una vita e sogni. Noi di “UrbanPost” siamo andati ad intervistarli. Per dar voce alle loro riflessioni, per far capire quanto l’emergenza economica e sociale non sia meno temibile di quella sanitaria.
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Riapertura ludoteche, il gestore di “Eventilandia Park”: «Dalle istituzioni non si vede più un aiuto»
D: Da quanto tempo siete fermi? Ieri è stato l’anniversario di “Eventilandia Park”: sono due anni dall’inizio della vostra attività, giusto?
R: «Esatto. Il secondo anniversario, ma effettivi sono stati soltanto undici mesi di lavoro. Siamo fermi dal 5 marzo del 2020, giorno in cui ci hanno comunicato che non era più possibile organizzare e tenere eventi, onde evitare l’aumento dei contagi».
D: Avete ricevuto dei Ristori dal governo? Vi siete sentiti abbandonati dalle istituzioni?
R: «Nel corso dell’anno 2020 abbiamo ricevuto da parte dell’esecutivo aiuti che andavano a ricoprire solamente una piccola parte delle normali spese aziendali. Invece da gennaio 2021 ad oggi gli aiuti sono stati ancor meno e con quel poco non riusciamo a pagare nulla. La cosa che ci rammarica di più è il calo fatturato di circa 50.000mila euro nell’anno 2020, risarciti con soli 2000 euro nel 2021».
D: Come siete riusciti a “tenervi a galla” in questi mesi?
R: «Con il Governo precedente e con ristori concessi, come dicevamo, siamo riusciti ad andare avanti. Ma in questo 2021 la vediamo davvero dura visto che dalle istituzioni non si vede più un aiuto concreto rivolto alla nostra tipologia di attività»
«Siamo consapevoli che per poter riaprire dovremmo adeguarci alle misure di sicurezza»
D: Quali proposte in termini di riaperture? Giovedì ci sarà un vertice del premier Draghi con le Regioni. Sperate di rialzare le saracinesche della vostra attività?
R: «Sì, auspichiamo di riaprire presto la nostra attività, ma siamo disposti anche a restare chiusi, per il bene di tutti. Capiamo l’emergenza sanitaria, il Covid non è uno scherzo! C’è da avere paura… Ma dobbiamo anche vivere, vorremmo avere aiuti concreti che ci permettano di sostenere almeno “tutte” le normali spese, che una qualsiasi attività ha da sostenere. Siamo consapevoli che per poter riaprire dovremmo adeguarci alle misure di sicurezza, già messe in opera nell’estate scorsa (gel igienizzante, rilevatore di temperature, sanificazioni e altro), ma lavorare con soli 4/5 bambini non sarebbe per noi fattibile… sia per le spese di gestione sia per il divertimento dei piccoli clienti».
“Eventilandia Park” compie due anni, ma è chiuso da mesi: «Vorremmo tornare a vivere come tutti»
D: Sono fermi i lunapark, gli zoo, i circhi… tutte le attività ludiche tanto amate dai bambini. Con quali misure si potrebbe riaprire in sicurezza? C’avete pensato?
R: «Già l’estate scorsa abbiamo messo in atto tutte le procedure stabilite dal governo… Siamo anche disposti ad intensificare le protezioni di sicurezza (personale e dei clienti), ma vorremmo davvero poter festeggiare il nostro 3° anno di attività insieme a tutti i bambini che da due anni aspettano ormai di poter festeggiare il loro tanto atteso compleanno. Vorremmo tornare tornare a vivere come tutti». Leggi anche l’articolo —> Covid, oggi 13.708 nuovi casi e 627 morti, “crollo” dei contagi in Emilia-Romagna