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Fontana preme per la riapertura come Salvini: «Meglio 4 in un ristorante che 24 in casa»

23/02/2021 10:51 - Aggiornamento 23/02/2021 10:59

Riapertura ristoranti Fontana favorevole – Martedì 23 febbraio 2021. Non ha commentato le prime decisioni prese dal governo Draghi, come la proroga del divieto di mobilità interregionale e il blocco alle visite nelle case private in zona rossa, ma Attilio Fontana ha voluto esprimere dissenso per la chiusura delle attività. Al pari di Salvini il governatore della Lombardia ritiene che si possa riaprire. Ieri, alla trasmissione “Aria Pulita”, il leader della Lega ha detto: «Sono d’accordo con i sindaci e con l’Anci: dove la situazione sanitaria è sotto controllo e rispettando i protocolli di sicurezza, i ristoranti devono poter lavorare anche la sera. Se la legge permette di pranzare in tranquillità e sicurezza alle 13, deve permetterlo anche alle 20». Ma il ministro della Salute Speranza ha già annunciato che non è fattibile: prime crepe nella maggioranza dalle larghe intese?

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Riapertura ristoranti, Fontana: «Meglio 4 in un locale che 24 in casa»

Attilio Fontana preme per la riapertura di ristoranti: «Lo ripeto da mesi. Rischiamo di essere sempre più vittime del virus. Continuiamo ad inseguirlo invece di cercare di anticiparlo. Ci sono alcuni comportamenti inaccettabili che ormai abbiamo capito che favoriscono il contagio. È giusto porre dei limiti generalizzati su quei comportamenti. Mentre si devono prendere provvedimenti mirati solo per circoscrivere alcuni focolai particolari», ha detto il governatore, che poi ha aggiunto: «La Lombardia ora è in zona gialla e ci sono comunque delle limitazioni. Se esistono altre zone in cui l’andamento del contagio è preoccupante è giusto che si sappia in anticipo ogni settimana cosa si potrà fare». E ancora: «Non c’è nulla di male se si rispettano le regole e tutte le linee di condotta. Molto meglio quattro persone che cenano al ristorante sedute a un tavolo distanziate, che gli assembramenti che abbiamo visto domenica davanti allo stadio di San Siro o la sera fuori dai bar. La gente comincia ad essere esasperata. E poi finisce che magari a tavola a casa si trovano in ventiquattro. Meglio dare un po’ di libertà controllata che regole rigide che vengono violate senza che nessuno intervenga».

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«Si valuterà in base all’andamento delle varianti e su dati sostanziali»

Ma non è così rosea la situazione della Lombardia: tra i tanti problemi quello della Provincia di Brescia. A tal proposito Fontana ha parlato di due ipotesi: «L’istituzione della zona arancione in tutta la provincia con la chiusura delle scuole o in alternativa alcuni interventi localizzati in alcuni Comuni dove i dati sono più brutti». Per il governatore inutile fasciarsi la testa: «Si valuterà in base all’andamento delle varianti e su dati sostanziali». Leggi anche l’articolo —> Salvini: «Aprire i ristoranti la sera», poi fa annuncio inatteso sui vaccini