La scuola si prepara a tornare in presenza, dove possibile, e lo fa inasprendo le misure di sicurezza. Il Governo sta valutando la possibilità della riapertura scuole dell’infanzia, elementari e prima media, anche in zona rossa. Intanto arriva una proposta dal Codacons riguardante la dad: consentire alle famiglie di far seguire le lezioni a distanza ai propri figli, su base volontaria e in contemporanea alle normali lezioni.
leggi anche l’articolo —> Sciopero scuola 26 marzo, riapertura istituti e stabilizzazione precari: cosa chiedono i manifestanti
Riapertura scuole, proposta Codacons: continuare con la Dad su base volontaria
Il Codacons, in vista della possibile riapertura delle scuole dopo Pasqua, ha scritto ieri una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al Ministro della Pubblica Istruzione, Patrizio Bianchi. «Riteniamo che lezioni in presenza e Dad possano coesistere. E debba essere lasciata alle famiglie la possibilità di scelta sul tipo di didattica per bambini e studenti. In questo momento di emergenza molti genitori sono contrari a far tornare i propri figli a scuola, e la paura legata al Covid è ancora molto forte. Senza contare il rischio di contagi e focolai all’interno degli edifici scolastici. In tal senso crediamo che debba essere lasciata alle famiglie la facoltà di scelta tra didattica in presenza e didattica a distanza. Anche in considerazione del fatto che le lezioni possono svolgersi all’interno della stessa aula ed essere seguite contemporaneamente in presenza oppure online», ha spiegato il presidente Carlo Rienzi. E ancora: «Molti genitori lavorano oramai in smartworking e per loro la Dad non risulta né un limite né un problema. Per tale motivo chiediamo al Governo di prevedere dopo Pasqua la Dad su base volontaria, decisione che consentirebbe di ridurre le presenze in aula e quindi limitare il rischio d contagi», si legge nella lettera pubblicata da “Orizzonte Scuola”.
Tamponi per tutti gli studenti
Riapertura scuole, che succede? Intanto prende forma il piano del Ministro Patrizio Bianchi e il consigliere Agostino Miozzo in vista della riapertura delle scuole. Di che si tratta? Tamponi per tutti gli studenti il primo giorno di lezioni in presenza da ripetere ogni settimana. Ma da più parti, soprattutto per i più piccoli, si chiede l’uso del test salivare che però ancora non può essere impiegato. Leggi anche l’articolo —> Vaccinazioni, il report della “Cattolica”: sette regioni sotto la media nazionale giornaliera