Riapertura delle scuole. Dopo mesi di didattica a distanza, a settembre, finalmente, pare che gli studenti potranno tornare tra i banchi di scuola. Purtroppo non sarà tutto come prima: ieri la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, infatti, ha annunciato che non solo gli alunni saranno obbligati a indossare la mascherina, ma che c’è anche la possibilità di dover utilizzare delle vere e proprie visiere. Questo servirebbe, pare, ad andare incontro alle esigenze dei ragazzi che soffrono di difficoltà respiratorie, in modo comunque da poter permettere anche a loro il rientro in classe. Un’altra possibilità emersa è quella di installare dei divisori tra i banchi, così da garantire maggiore sicurezza.
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Riapertura delle scuole, l’obiettivo è “portare tutti a scuola in presenza”
Da fine febbraio gli studenti italiani si sono dovuti confrontare con un metodo tutto nuovo, quello della didattica a distanza. Quando a settembre oltrepasseranno le mura dei propri istituti, saranno trascorsi più di sei mesi dall’ultimo giorno. Non sarà un vero e proprio ritorno alla normalità, e a sottolinearlo è stata la ministra Azzolina nell’incontro di Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La riunione è servita per fare il punto della situazione: riapertura, ripresa delle lezioni, sicurezza. Con loro, per analizzare tutto, era presente anche la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, i rappresentanti delle Regioni e degli enti locali, quelli dei sindacati e di genitori e studenti. L’obiettivo è proprio quello di “portare tutti a scuola in presenza, con particolare attenzione ai più piccoli, che hanno sofferto maggiormente in questo periodo”.
Probabilmente sarà un piano “su più livelli”, ma ancora non è stato delineato nel dettaglio. Le linee guida infatti dovrebbero essere messe giù nei prossimi giorni tenendo conto anche delle indicazioni degli enti locali. Azzolina, inoltre, ha voluto sottolineare che il governo sta mobilitando “risorse per 4 miliardi. Siamo tutti d’accordo che l’obiettivo di riapertura a settembre è complesso, ma raggiungibile se lavoriamo tutti insieme, ciascuno per la propria parte: il Paese si aspetta da noi che i ragazzi a settembre ritornino a scuola”. Dopodiché, ha sottolineato, “ci sarà un nuovo stanziamento da 330 milioni per l’edilizia scolastica leggera”. Un altro obiettivo, infine, è quello di “tenere quanto più possibile unito il gruppo classe: daremo strumenti flessibili alle scuole per agire”.
A settembre si tornerà tra i banchi
Alla Camera è stata approvata la questione di fiducia posta dal governo sul decreto Scuola. Si è conclusa con 305 voti favorevoli, 221 contrari e 2 astenuti. Dopo la votazione, è iniziata l’illustrazione degli ordini del giorno che saranno votati a partire da questa mattina. Il decreto dovrà essere approvato entro domenica: questo significa che entro domani dovrà esserci la votazione finale. In ogni caso, l’obiettivo primario generale è quello della riapertura delle scuole per settembre, anche per la viceministra dell’Istruzione Anna Ascani. “A settembre la scuola va riaperta. La didattica a distanza è stata una soluzione temporanea, ma indispensabile in una fase di emergenza. Ora però, come ho detto fin da subito, dobbiamo costruire velocemente le condizioni per assicurare ai nostri ragazzi il rientro in presenza e in sicurezza. Siamo tutti al lavoro per questo”, ha dichiarato.
“La riapertura a settembre comporterà molte criticità, ma è indispensabile e noi non ci tiriamo indietro”, ha aggiunto il presidente dell’Anci Antonio Decaro. >>Tutte le notizie di UrbanPost