Il tema della riforma delle pensioni è uno dei cavalli di battaglia della Lega. Il segretario del Carroccio Matteo Salvini ne è tornato a parlare nei comizi di piazza. Anche perché le elezioni non sono così lontane e l’ex ministro dell’Interno è a caccia di consensi. Secondo quanto riferito da «La Repubblica» Salvini suggerirebbe Quota 41. Sull’argomento però è sceso il sipario: “A fine febbraio il governo era sul punto di fare la sua proposta alle parti sociali: come sostituire Quota 102 con una flessibilità sostenibile. Ovvero andare in pensione prima del traguardo fissato dalla legge Fornero, ma senza stravolgere i conti pubblici, quindi col ricalcolo contributivo dell’assegno”, spiega Valentina Conte. Ma la guerra in Ucraina scoppiata lo scorso febbraio ha scompaginato le carte. Tutte le ipotesi sono possibili. Nulla è deciso.
Quota 41 la scommessa di Salvini: le ultime notizie sulla riforma delle pensioni
Nel Def di pensioni non si parla, l’unico accenno è nell’introduzione al documento. Il governo Draghi chiarisce lì semplicemente che si tratterà di una soluzione “flessibile e sostenibile”. Tutto è rimandato però ad ottobre quando l’esecutivo presenterà la legge di Bilancio per il 2023. Quali sono le opzioni sul tavolo? “Dopo quattro anni di ‘quote’ – tre anni di Quota 100 (uscita a 62 anni con 38 di contributi) e un anno di Quota 102 (64 anni con 38 di contributi) – il 2023 si presenta senza più scivoli per anticipare l’uscita dal lavoro. Non solo Quota 102 scade il 31 dicembre di quest’anno. Ma anche Opzione Donna e Ape sociale vengono meno, perché rifinanziate anno per anno. Ecco che dal primo gennaio 2023 le uniche regole per andare in pensione saranno quelle della riforma Fornero: 67 anni con almeno 20 di contributi per la pensione di vecchiaia oppure 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva a prescindere dall’età (per le donne un anno in meno) per la pensione anticipata”, ha chiarito sempre Valentina Conte su «La Repubblica».
“Cancellare definitivamente la legge Fornero”
“Il nostro obiettivo, e non ci fermeremo fino a quando lo avremo raggiunto, è cancellare definitivamente la legge Fornero e arrivare a Quota 41: azzerare una volta per tutte la legge Fornero, che di danni ne ha già fatti abbastanza”, ha detto qualche giorno fa il segretario della Lega Matteo Salvini, parlando ad un comizio a Senago, in Lombardia. Salvini ha già incontrato i sindacati, ai quali piace Quota 41. A loro non dispiace una certa flessibilità a partire dai 62 anni. Staremo a vedere cosa accadrà. Leggi anche l’articolo —> Bonus 200, ecco chi rischia di essere escluso: beffa per alcuni lavoratori