Prezzi da capogiro: Carlo Cracco torna al centro della bufera sui social. Il celebre chef ha appena aperto all’inizio del mese di luglio, un altro ristorante che porta il suo nome: Cracco Portofino. Gli affari, intanti, continuano ad andare a gonfie vele anche nel suo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele, a Milano. Lo chef ed ex giudice di Masterchef non smette di far discutere, ancora una volta, per i prezzi.
Quanto costa una spremuta
Ora il motivo della polemica riguarda uno scontrino che ha fatto presto schizzare in tendenza il nome dello chef stellato. Tre spremute e due bottiglie di acqua minerale sono costate un totale di 41 euro. Ben 9 euro per una spremuta di arancia e 7 euro per una bottiglia di acqua da 75 centilitri. Una cifra elevata che ha letteralmente spaccato il popolo dei social network. Da una parte c’è chi critica gli eccessivi standard del locale di Cracco, dall’altra chi difende il popolare chef.
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Carlo Cracco prezzi pazzi
Tanti ritengono il prezzo decisamente fuori mercato e moralmente inaccettabile, ma tanti altri credono che si sia montato un caso sul nulla. Soprattutto considerando la collocazione di per sé lussuosa del ristorante di Carlo Cracco, la Galleria Vittorio Emanuele di Milano. “Lamentarsi di Cracco è come andare a comprare una borsa Louis Vuitton e lamentarsi di non trovarne una a 25 euro”, si legge. E ancora: “Sono anni che la gente si lamenta sui social dei prezzi di Cracco, ma cosa ci andate a fare? Lo sanno anche i muri quanto si spende, se non vi sta bene andate altrove”. >> Tutte le notizie di gossip