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Ristoratore ucciso nel Bergamasco, arrestato il figlio: la colluttazione dopo una lite

03/01/2021 10:53

Importanti risvolti nel caso del ristoratore ucciso ieri, sabato 2 gennaio 2021, nel Bergamasco. Franco Colleoni, ex segretario provinciale della Lega, sarebbe stato ucciso dal figlio Francesco durante una colluttazione seguita ad una lite. Lo rende noto l’AdnKronos. Francesco, 34enne di Dalmine, fa il cuoco nel locale ospitato dalla stessa abitazione nella quale è avvenuto il delitto.

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Ristoratore ucciso nel Bergamasco

Ristoratore ucciso nel Bergamasco, arrestato il figlio: l’omicidio in seguito ad una colluttazione

“I Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo – riferisce l’AdnKronoshanno arrestato questa mattina Francesco C., 34enne di Dalmine, per l’omicidio del padre Franco, 68enne, ristoratore di Dalmine”. Le indagini dei carabinieri, avviate nell’immediato e svolte ininterrottamente dal momento dell’omicidio, hanno permesso di accertare la colluttazione tra il giovane e il ristoratore ucciso. Avvenuto nella mattinata di ieri, dopo l’ennesimo diverbio per la riapertura del loro ristorante, lo scontro si sarebbe concluso con una serie di percosse da parte del figlio. Il ragazzo avrebbe colpito violentemente il padre facendolo cadere a terra e facendogli sbattere più volte la testa su una pietra del cortile.

Ristoratore ucciso nel Bergamasco

Cattivi rapporti familiari alla base della tragedia

Il presunto movente dell’omicidio Colleoni sarebbe da ricercare nei cattivi rapporti familiari e in quelli legati alla gestione del ristorante di famiglia. Nel corso della notte, riferisce ancora l’AdnKronos, l’arrestato ha ammesso ai militari del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Treviglio la colluttazione con il padre. Avrebbe però detto di non ricordare nulla dell’evento. Dichiarato in arresto, è stato successivamente interrogato dal Pm Fabrizio Gaverini e tradotto presso il carcere di Bergamo dove resta a disposizione dell’autorità giudiziaria. >> Crotone, evade per evitare la moglie ma la Cassazione lo assolve: «Preferisco il carcere»