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Dove è finito il corpo di Roberta Ragusa? Sospetti sul magazzino di casa Logli: «Cercate lì»

22/08/2021 17:05 - Aggiornamento 22/08/2021 17:07

Roberta Ragusa, dove si trova il suo corpo? La Onlus Associazione Penelope, attraverso le parole scritte su Facebook dall’avvocato Nicodemo Gentile suo Presidente, indicherebbe un probabile luogo in cui si trovano i resti della donna scomparsa dal 2012.

ROBERTA RAGUSA CORPO MAGAZZINO CASA ANTONIO LOGLI

Roberta Ragusa: «cercate il suo corpo nel magazzino di casa Logli»

Il corpo della mamma scomparsa da Gello di San Giuliano Terme (Pisa) tra il 13 ed il 14 gennaio del 2012, infatti, non è mai stato ritrovato. La verità processuale ha stabilito che a farle del male, uccidendola e facendo sparire il suo cadavere, è stato il marito Antonio Logli. L’uomo, condannato in via definitiva a 20 anni di reclusione, continua a professarsi innocente. Nonostante mesi e mesi di ricerca, i resti di Roberta non sono mai stati rinvenuti. Ancora oggi, quindi, resta in piedi il mistero del suo corpo. Dove si trova?

ROBERTA RAGUSA CORPO MAGAZZINO CASA ANTONIO LOGLI

L’Associazione Penelope indica una probabile pista

A indicare una probabile pista è l’Associazione Penelope, attraverso le parole rilasciate dall’avvocato Nicodemo Gentile sul suo Facebook. «La Giustizia ha raggiunto la sua verità processuale, sancendo che Roberta Ragusa non si è allontanata volontariamente», dice il noto penalista.

«Si sono esplorati terreni e boscaglie, scandagliati corsi d’acqua, pozzi e cisterne, verificate segnalazioni che portavano ai cimiteri e quant’altro. Non è da escludere che quel che resta della donna possa trovarsi molto più vicino di quanto si possa immaginare». Davvero il cadavere potrebbe trovarsi in luoghi di proprietà della famiglia Logli, nel magazzino adiacente all’abitazione della famiglia? (Continua a leggere dopo la foto)

ROBERTA RAGUSA CORPO MAGAZZINO CASA ANTONIO LOGLI

L’associazione Penelope ha annunciato che chiederà nuove ricerche del corpo di Roberta Ragusa. L’avvocato Nicodemo Gentile ha detto che “si attiverà di fronte al Commissario Straordinario per le Persone Scomparse e le competenti Prefetture, affinché si possano studiare modalità operative per attivare nuovamente ricerche di una persona non più scomparsa ma uccisa, e del suo cadavere che non si trova”. E indica una possibile strada: il magazzino di casa Logli.

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Il post su Facebook dell’avvocato Nicodemo Gentile

Inizia così il post dell’avvocato Gentile su Facebook, che introduce i contenuti del recente articolo apparso sul settimanale Giallo inerente al caso Ragusa:

“La Giustizia ha raggiunto la sua verità processuale, sancendo che Roberta Ragusa non si è allontanata volontariamente, non ha lasciato nottetempo i figli ed il marito, ma è stata fatta scomparire dall’uomo con il quale divideva la propria vita, che è stato condannato in via definitiva per il suo omicidio e l’occultamento del suo cadavere.

Si è dunque raggiunta al di là di ogni ragionevole dubbio, anche in assenza del corpo della donna, la prova che costei è stata uccisa. Non solo: che è stata uccisa per mano del marito. Alla macchina della Giustizia, tutto questo può bastare. Non basta però ai familiari. Non basta a Penelope, che è l’associazione dei familiari e degli amici delle persone scomparse.

Chi ha nel cuore una persona entrata a popolare quella che io ho definito ‘La terra del niente’, ha bisogno di un corpo o di quello che può restare da piangere, da seppellire ed a cui portare un fiore. Per questo è importante continuare a cercare, tornare sui passi già tracciati, anche quando una verità, almeno processuale, si è raggiunta […]”.

Qui il post integrale:

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