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Omicidio Roberta Siragusa, effettuata l’autopsia prime indiscrezioni: «Corpo dilaniato»

03/02/2021 18:10 - Aggiornamento 03/02/2021 18:31

Roberta Siragusa uccisa a Caccamo: l’autopsia eseguita ieri sul corpo non è stata sufficiente per chiarire le cause di morte della 17enne. Secondo le indiscrezioni che trapelano, la giovane sarebbe stata “Stordita e bruciata dal suo assassino”. Si escluderebbe inoltre che la vittima sia stata strangolata.

Sono queste le prime indiscrezioni emerse circa l’esame autoptico effettuato ieri sul corpo della ragazza uccisa e gettata da un burrone nella notte tra il 23 e il 24 gennaio scorsi. Il suo cadavere è stato rinvenuto, deturpato e parzialmente bruciato, nelle campagne di Caccamo dopo che il fidanzato di Roberta si è presentato dai carabinieri e li ha condotti sul posto.

Pietro Morreale è accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere ma nega ogni addebito. Si sospetta addirittura che possa non aver fatto tutto da solo. Gli inquirenti sono tornati nella sua casa per effettuare un nuovo sopralluogo. Pare che il 19enne dopo l’omicidio (presunto) sia rincasato intorno alle 4 ed abbia rimesso in perfetto ordine la sua cameretta. Fino a qualche ora prima, intorno all’una, Roberta era ancora viva. Lo confermano i messaggi che la ragazzina ha mandato ad un caro amico e che potrebbero aver innescato la furia omicida di Pietro.

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Roberta Siragusa non sarebbe stata strangolata: news autopsia

La coppia quella sera era stata a casa di amici per partecipare ad una festa; da lì si sarebbe allontanata intorno alla mezzanotte per poi dirigersi nella palestra abbandonata del campo sportivo della città. Secondo l’ipotesi investigativa, Pietro avrebbe cercato di appartarsi con lei, che in realtà da tempo avrebbe meditato di lasciarlo, pur nel timore della sua violenta reazione. Forse un rifiuto della vittima il ‘movente’ del barbaro omicidio. Roberta è stata rinvenuta senza vita, con indosso solo i jeans abbassati e parte del cranio rasato. Il viso era tumefatto. Sono questi i pochi elementi certi che si hanno finora.

Quello di Roberta «un corpo dilaniato»

«Un corpo dilaniato, come ha detto il gip, e siamo molto provati per quello che abbiamo visto», ha riferito l’avvocato Giuseppe Canzone che ha assistito all’autopsia. «Dobbiamo attendere l’esito degli esami istologici per stabilire le cause del decesso. Dall’esame autoptico sono emerse gravi ustioni a livello del tronco, del viso e degli arti superiori e una parte degli arti inferiori. Non è ancora sufficiente per stabilire le cause della morte. La lingua protrusa può presentarsi nei casi di strangolamento, ma non è il caso in specie». Così Manfredi Rubino, il consulente nominato dagli avvocati che assistono la famiglia Siragusa.

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La salma di Roberta è stata restituita alla famiglia

Serviranno quindi ulteriori accertamenti per chiarire le cause di morte: gli esami istologici potrebbero rispondere a qualche altro interrogativo. Sotto il mento di Roberta – riferiscono i giornali locali – “è stata trovata una ferita, forse determinata da una caduta violenta sull’asfalto, o anche causata da una pietra: non è chiaro se la giovane sia stata spinta o aggredita”. Sembra probabile che le fiamme l’abbiano raggiunta quando già era senza vita o comunque priva di sensi, perché sulle sue mani non sarebbero state rilevate ustioni. Non avrebbe dunque cercato di difendersi.

Intanto la salma della 17enne è stata restituita alla famiglia nelle scorse ore. Le sarà data sepoltura domani 4 febbraio. I funerali di Roberta Siragusa saranno celebrati a Caccamo dall’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice. Potrebbe interessarti anche —> Delitto di Caccamo, la morte di Roberta Siragusa è orrore puro: fidanzato con le spalle al muro