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Roberto De Simone: «Vivo con mille euro di pensione. La cultura è in mano ai servi del potere»

10/12/2020 12:45 - Aggiornamento 10/12/2020 12:47

Il maestro Roberto De Simone sarà protagonista al Quirinale di un concerto prenatalizio. Il programma, eseguito dal chitarrista Edoardo Catemario con il Quartetto d’archi Canonico, prevede due brani suoi: I racconti di Mamma Orca e una composizione inedita scritta per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’evento musicale, realizzato in collaborazione con il Napoli Teatro Festival diretto da Ruggero Cappuccio, si terrà il 13 dicembre nella Cappella Paolina. I telespettatori potranno seguirlo in diretta su Radio3 e su RaiPlay.

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De Simone

Roberto De Simone: «Vivo con mille euro di pensione. La cultura è in mano ai servi del potere»

Su “Il Corriere della sera” l’intervista a Roberto De Simone, che ha parlato di quel componimento che dedicò al “Pibe de Oro”: «Non mi intendo di partite di pallone, ma mi colpiva di Maradona il modo in cui sapeva muovere i piedi e le mani come certi prestigiatori che vedevo da bambino: il suo era gran teatro. Per questo, gli dedicai un componimento musicale poetico, perché il suo mito ha assunto significati al limite del devozionale, basti vedere ciò che è accaduto al suo funerale. Un argentino, nato nella povertà, assurto ai vertici di ricchezza e di fama». Oggi ha realizzato una composizione per Mattarella, intitolata «Ma fin est mon commencement»: «Il Presidente mi ha fatto l’onore, l’anno scorso, di assegnarmi il titolo di Cavaliere di Gran Croce. È la prima volta che le mie opere vengono eseguite al Quirinale. È l’unico modo per ricambiare il suo elogio. Il titolo si ispira alla condizione che stiamo vivendo: la fine della pandemia coincide con l’inizio di un nuovo tempo».

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«I politici dovrebbero occuparsi solo di politica. Io non ho mai avuto privilegi»

Roberto De Simone viene da una famiglia di artisti: «Io ero molto affascinato da mia nonna che era un’assidua frequentatrice di feste popolari», ha raccontato l’87enne napoletano, che proprio da quel background ha tratto spunto per la Nuova compagnia di canto popolare e la celebre «Gatta Cenerentola». De Simone è anche autore della Messa di Requiem in memoria di Pier Paolo Pasolini: «Ci stimavamo a vicenda e una volta ci parlammo al telefono. Lui mi disse che era molto interessato ai miei studi sul canto popolare e voleva conoscermi. Era la fine di ottobre del 1975, prendemmo appuntamento per vederci i primi di novembre. Ma poco dopo lessi della sua scomparsa. Con lui abbiamo perso un grande intellettuale, rappresentante della cultura, che oggi purtroppo è in mano ai servi del potere». E ancora: «I politici dovrebbero occuparsi solo di politica e non del mestiere della politica che, ora, è gestito da persone interessate esclusivamente a manipolare le casse dello Stato. Io non ho mai avuto privilegi: non ho proprietà e a 87 anni vivo con 1000 euro di pensione», ha concluso il maestro. Leggi anche l’articolo —> Francesco De Gregori “Rimmel”, “Alice non lo sa”, “Bufalo Bill”: un libro sui segreti del Principe

 

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