Guerra Russia Ucraina ultime notizie – È caduta la prima grande città ucraina nelle mani dei Russi. Si tratta di Kherson, punto strategico che potrebbe consente alle milizie putiniane di controllare una parte importante della costa meridionale del Paese e muoversi verso Odessa. L’annuncio è arrivato dal sindaco nella tarda serata di ieri. Una strage sanguinosa: a perdere la vita oltre duemila civili; centinaia di migliaia gli sfollati, senza contare che scarseggiano i beni di prima necessità. Un Paese in ginocchio, ma che non si arrende. Oggi ci sarà secondo round dei negoziati: difficile capire quel che accadrà.
leggi anche l’articolo —> Ucraina, l’esperto di sicurezza: “Putin e il nucleare? Ci salveranno gli hacker”
Russia-Ucraina, Kherson nelle mani di Putin: oggi secondo round di negoziati
Giornate angoscianti, terribili per l’Ucraina. La Germania è pronta a tendere una mano al Presidente Zelensky e si appresta ad inviare altri 2.700 missili antiaerei a Kiev. Nella capitale le sirene anti aeree non hanno mai smesso di suonare tutta la notte: i civili sono esasperati, allo stremo. Le forze armate ucraine hanno reso noto che Mariupol è ancora sotto il loro controllo, dopo che i russi che hanno tentato di conquistarla. Sorte peggiore a Kherson, che nella tarda serata di ieri è finita nelle mani dei russi. Il Dipartimento di Stato americano ha invitato il presidente Putin e il governo di Mosca a “porre fine a questo bagno di sangue” immediatamente e a ritirare le truppe dall’Ucraina. A scriverlo lo stesso Dipartimento in un comunicato, secondo quanto riporta il Guardian. Lo stesso giornale ha parlato dell’emergenza profughi: circa un milione di persone sono fuggite dall’Ucraina. «In soli sette giorni abbiamo assistito all’esodo di un milione di sfollati dall’Ucraina verso i paesi vicini», le parole su Twitter dell’Alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi. «Per molti altri milioni di persone, all’interno dell’Ucraina, è tempo che le armi tacciano, in modo che possa essere fornita assistenza umanitaria salvavita».
Il problema di come far giungere le armi a Kiev
Il Pentagono, visto il numero incredibile di vittime, sta accelerando i tempi, approfittando delle difficoltà logistiche che con la coraggiosa resistenza ucraina, stanno frenando l’avanzata dei russi. C’è però il problema di come far giungere armi e munizioni a Kiev. A quanto pare l’idea è diversificare i canali di ingresso: non solo Polonia, ma anche Ungheria e Romania. Leggi anche l’articolo —> La frase rubata a Lavrov che fa tremare il mondo: «Sarà nucleare e devastante»