Salvini Lega news. Mancava giusto la crisi della Lega. Praticamente nemmeno i fedelissimi ora riescono a star dietro a Salvini. O vogliono. Questo è ciò che sta accadendo. E Giancarlo Giorgetti ne è la dimostrazione lampante. Nei giorni scorsi, infatti, si è definito piuttosto “sorpreso” dai cambi di direzione continui del leader del Carroccio, che un giorno appoggia il governo Draghi e quello dopo gli spara contro. Anche perché questo risulta poco produttivo: “Così facendo rovina il lavoro che anche lui sta portando avanti”, ha appunto commentato il ministro per lo Sviluppo.
Salvini Lega news, il disappunto dei fedelissimi
Tra le ultime news che circolano attorno alla Lega e a Salvini c’è sicuramente il disappunto dei deputati. Sono in difficoltà a causa del loro segretario, e molti si stanno letteralmente allontanando scegliendo di seguire più il governo che lo stesso leader. Un chiaro esempio è quanto accaduto lo scorso mercoledì, quando si decretava la linea di rigore per tutto il mese di aprile e fuori da Palazzo Chigi Salvini dimostrava la sua indignazione, dicendo che era solamente una decisione politica e che non si sarebbe rassegnato alle chiusure. Che guardando Roberto Speranza vede “rosso” in tutti i sensi.
Ma forse Salvini si dimentica di far parte dello stesso esecutivo del ministro della Salute. Oppure, ipotesi più probabile, sta diventando sempre più geloso delle conquiste di Giorgia Meloni, che rimanendo fuori dal governo sta guadagnano ogni giorno più consensi. Mentre la Lega, al contrario, sta subendo una vera e propria emorragia in termini di preferenze.
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Lega news, Gregoretti: “Salvini fa Salvini”
Che la Lega sia in perenne campagna elettorale ormai è una certezza. Ma pare che ora a stufarsi di tutto questo siano anche i fedelissimi. “Sembra quasi che Matteo si sia messo in testa di guidare un governo ombra”, ha infatti detto un esponente di primo piano. Tra l’altro, l’atteggiamento del leader del primo partito in Italia non favorisce nemmeno il rapporto con il presidente del Consiglio Mario Draghi, legame di cui si sta occupando principalmente il ministro Gregoretti. Il numero due del Carroccio, infatti, ogni giorno è costretto a impiegare le sue energie nel tentativo di rassicurare Draghi che, continuamente, a sua volta deve ribadire che ogni decisione è dettata dai numeri. E mentre tutti provano a capire come poter gestire la pandemia e la crisi che ha provocato, Matteo Salvini invece fa della mera politica. Per dirla alla Gregoretti, “Salvini fa Salvini”.
Praticamente il leader della Lega, non si capisce bene il perchè, sta provando a rimettere in piedi la stessa strategia utilizzata durante il governo giallo verde. Quella che, tuttavia, gli ha aperto le porte d’uscita da Palazzo Chigi. Sta vestendo, infatti, il ruolo dell’oppositore interno. Come riporta Repubblica, tenta di ripercorrere la stessa strada: Lega di lotta e di governo. Facendo leva sull’esasperazione di milioni di persone tra imprenditori, commercianti, artigiani e partitive Iva. Peccato che, questa volta, non tutti lo stiano seguendo. D’altronde, se sono stufi i suoi di rincorrerlo ad ogni cambio di rotta, figuriamoci gli italiani.
“La nostra lealtà al Presidente Draghi ci impone di lavoro insieme per risolvere i problemi, ma anche di avere il coraggio di sottolineare e correggere quello che non va”, continua a ripetere. Certo, non si capisce però come fare sempre il bastian contrario possa andare a braccetto con il “lavorare insieme”.
Salvini: “Dobbiamo far passare la linea di discontinuità col governo Conte”
La realtà è che Salvini sta tentato di condurre un doppio gioco. Con un piede sta al governo, pronto a rivendicare gli eventuali successi che questo esecutivo porterà a casa. Con l’altro, invece, si prepara a correre in direzione dell’opposizione. “Dobbiamo far passare la linea di discontinuità col governo Conte, altrimenti per noi questa operazione politicamente è in perdita”. Perchè, in fin dei conti, per lui si parla sempre e solo di politica. Non è chiaro quindi fino a quando Gregoretti sarà costretto a mediare con Draghi, pur di rimanere dentro al governo.
Tra l’altro, anche alcuni presidenti di regione stanno iniziando il loro distaccamento. A parte Fontana, infatti, qualcuno ammette di non seguire più Salvini come una volta. Un chiaro esempio è Massimiliano Fedriga, che si è schierato a favore delle chiusure e di una linea molto rigorosa. Un altro è Luca Zaia, che sopratutto da quando è scoppiata la pandemia ha preso scelte piuttosto indipendenti. Il che viene vissuto da Salvini come un vero e proprio problema. E forse è proprio per questo che da quando è nata la “Lega per Salvini premier” non si parla di nuove convocazioni di congressi. Perchè a questo punto, il rischio che possa emergere qualche nome in sua sostituzione, sta diventando sempre più concreto. >> Tutte le notizie di UrbanPost