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Salvini processo, trascina Conte in tribunale? «Qualcuno del governo verrà a farmi compagnia»

06/08/2020 10:21 - Aggiornamento 06/08/2020 10:33

«Non pretendevo un medaglia. Era il mio lavoro quello che gli italiani mi chiedevano. Non mi aspettavo neanche due processi, se volete venire a farmi compagnia il 3 ottobre sarò in tribunale a Catania, non sono abituato ad andarci da criminale, ma ci vado a testa alta. Sicuramente qualche esponente del governo verrà a farmi compagnia. Io rischio 15 anni di carcere per aver fatto rispettare la legge e i confini del mio Paese ed è chiaro che è un processo politico, ma siccome le scelte le prendevamo tutti insieme allora ci andremo tutti», così il leader della Lega Matteo Salvini a Rtl 102.5, facendo capire che trascinerà in tribunale qualcuno dell’esecutivo, forse anche il premier Giuseppe Conte. Per la serie “Muoia Sansone con tutti i filistei”. In realtà per le vicende Gregoretti e Open Arms non soltanto potrebbe essere chiamato, magari come testimone, il presidente del Consiglio, ma pure Elisabetta Trenta, ex ministro delle Difesa, e Danilo Toninelli, ex ministro delle Infrastrutture, alla guida della Guardia Costiera.

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Salvini Conte

Salvini processo, trascina Conte in tribunale? «Qualcuno del governo verrà a farmi compagnia»

Matteo Salvini, come saprete, sarà giudicato, dopo il via libera del Senato, a maggioranza giallorossa, per le vicende Gregoretti e Open Arms. In ambedue i procedimenti l’ex ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona per aver tenuto a bordo, senza far sbarcare, centinaia di migranti. Come scrive Giuliano Zulin su ‘Libero Quotidiano’ però all’epoca “c’era una norma, il famoso decreto sicurezza tramutato in legge con i voti dei grillini, che permetteva al segretario del Carroccio di poter impedire ai clandestini l’approdo sul territorio italiano”. Con piglio polemico Zulin insiste: “Dov’ era il premier, che poi è lo stesso dal 2018, quando si concepivano tali provvedimenti che permettevano il divieto di sbarco? Era a Palazzo Chigi o era un turista?”. “Libero Quotidiano” avrebbe a disposizione le carte che “metterebbero nei guai” il presidente del Consiglio, come si apprende leggendo l’articolo citato sopra.

Salvini Conte

“Libero Quotidiano” avrebbe a disposizione le carte che “metterebbero nei guai” il presidente del Consiglio

Il capo del governo dovrebbe rispondere come Salvini dei reati a lui contestati e Zulin spiega per quale motivo: “Il 12 febbraio il Senato votò per il rinvio a giudizio dell’ex ministro dell’Interno. Da segnalare che sul caso Diciotti, identico a quello della Gregoretti, Palazzo Madama salvò Matteo. Già solo questo fa capire che i senatori si esprimono solo per motivi politici. Che poi è un guaio, perché adesso è toccato a un leghista (…) ma domani, dopodomani potrebbe toccare a ogni ministro della Repubblica, che si vedrà limitato nelle sue funzioni, approvate dal popolo”.

In seguito, nel dettaglio, il giornalista ricostruisce quanto successo, spiegando che il 19 agosto scorso, benché il governo giallo-verde fosse ormai ‘morto’, Salvini, la Trenta, Toninelli e Conte scelsero di opporsi “di nuovo al Tar, quasi chiedendo che la Open Arms andasse in Spagna”, che si sarebbe mostrata “ormai pronta ad accogliere”. Ma niente da fare, “il giorno dopo il pm di Agrigento sequestra la nave e fa scendere tutti”, come spiega Zulin. Cosa dobbiamo aspettarci dunque al processo? Come imputato Salvini andrà da solo, il resto “lo scopriremo vivendo”. Leggi anche —> Inchiesta sugli ospedali Covid in Campania: indagati anche “fedelissimi” di De Luca