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Sandra Milo: «Ho chiesto a Conte di abolire l’Iva fino al 2021»

30/05/2020 09:44 - Aggiornamento 30/05/2020 09:56

Sandra Milo: “Ho chiesto al premier di abolire l’Iva fino al 2021”. La popolare attrice, intervistata dal Corriere della Sera, racconta il suo incontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi quando si è incatenata mercoledì scorso: “Sul posto mi ha accompagnato Alessandro Di Sarno delle Iene. Lì c’erano Juri Carnevali, della delegazione autonomi e partite Iva, e Daniele Zuccarello. Il premier ci ha ricevuti tutti e tre”. Il racconto della Milo prosegue con le richieste del variegato mondo degli autonomi al governo. E poi con un apprezzamento – importante ed insolito – per il premier.

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Sandra Milo su Conte: “Il premier ha la qualità rara di spiazzarti”

Il lavoro autonomo, quello dei piccoli, piccolissimi imprenditori, dei tanti artigiani e liberi professionisti senza tutele, in balia di un mercato sempre più polarizzato e globale. Sembra un quadro eccessivamente fosco, ma per chi conosce bene il tessuto economico italiano si tratta della pura e semplice presa d’atto della situazione.

“Siamo in tanti, noi lavoratori con partita Iva – dice la Milo al Corriere – e non solo quelli dello spettacolo: gli artigiani, i parrucchieri, i ferramenta”. Dunque, abolire l’Iva almeno fino al 2021. Che abbinata ad un’equa riforma fiscale, sulla cui necessità è arrivato ieri anche il richiamo del governatore di Bankitalia Visco. Una richiesta forte quella della Milo che, però, non sembra pessimista: “Il premier ha la qualità rara di spiazzarti”, dice per poi elargire a Conte un apprezzamento insolito. “questa è l’arma vincente di Giulio Cesare e dei grandi strateghi”, afferma l’attrice.

La protesta di Sandra Milo: in sciopero della fame dal 18 maggio

La protesta dell’attrice è cominciata ben prima, il 18 maggio, con lo sciopero della fame a cui poi ha aggiunto la scelta più eclatante del 27 maggio. “Volevo fare come le suffragette, che si sono incatenate per ottenere il diritto di voto – dice al Corriere – Lo sciopero della fame, invece, non mi è costato: da quando è cominciata la pandemia ho ridimensionato la mia dieta, non riuscivo a mangiare con l’angoscia per tutti quei morti”.

Ed è in quel periodo che Sandra Milo e il presidente Conte hanno avuto il primo scambio. “Il 20 maggio mi ha chiamato. Pensavo a uno scherzo. Mi ha detto che non sopportava che una grande attrice come me facesse lo sciopero della fame. Così mi ha chiesto un favore: di farmi preparare il mio piatto preferito e mangiarlo. Me lo sono cucinato io, gli spaghetti al pomodoro. Poi ho ricominciato il digiuno”. >> Tutte le notizie di politica italiana

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