Sbarchi migranti Lampedusa ultime notizie. Sull’isola delle Pelagie, dopo la tregua legata alle cattive condizioni meteo, il mare piatto e l’assenza di vento favoriscono gli approdi. Undici quelli registrati ieri con 442 persone sbarcate. Solo stamani, invece, sono già 600 i migranti intercettati e soccorsi dagli uomini della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza. Nelle ultime tre ore, altri due sbarchi autonomi, l’ottavo e il nono di una giornata che si annuncia rovente per Lampedusa, primo baluardo d’Italia nel Mediterraneo. (Continua a leggere dopo la foto)
Tra i migranti arrivati sull’isola almeno 150 minori, la gran parte non accompagnati
Lo sbarco numero otto della giornata a Lampedusa, avvenuto poco dopo mezzogiorno, ha fatto segnare un nuovo record. Sono, infatti, 383 i migranti intercettati e soccorsi dalla Capitaneria di porto, tra loro ci sono 121 minori di cui 120 non accompagnati e 10 donne. Arrivano dal Bangladesh, dall’Eritrea, dall’Egitto, dal Libano, dal Camerun, dal Marocco, dal Sudan, dal Pakistan, dal Togo, dal Ciad, dal Senegal e dalla Tunisia. Si aggiungono ai 250, tra cui un neonato di 5 mesi, già approdati sulla più grande delle Pelagie da stanotte e ai 442 arrivati ieri in 11 sbarchi.
Poco dopo le 14 lo sbarco numero nove. L’ultimo ad approdare autonomamente a Lampedusa è stato un barchino con a bordo 15 tunisini, tra cui 4 minori. Da stamani sono 648 i migranti arrivati sulla più grande delle Pelagie, dove ormai l’hotspot è al collasso. Nella struttura di contrada Imbriacola, in cui potrebbero essere accolte 250 persone, si trovano al momento 1.274 ospiti.
La Prefettura di Agrigento lavora senza sosta alla macchina dei trasferimenti. Stamani 100 minori non accompagnati lasceranno l’isola a bordo del traghetto di linea diretto a Porto Empedocle. Ieri, invece, 233 migranti erano stati imbarcati sulla nave quarantena Atlas ormeggiata a Cala Pisana, mentre altri 100 sul traghetto di linea. Una corsa contro il tempo vanificata, però, dai flussi continui.
Sbarchi migranti Lampedusa, il sindaco chiede di incontrare il premier Draghi
Un incontro con il premier Mario Draghi. A chiederlo è il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, dopo la nuova ondata di sbarchi che dallo scorso fine settimana ha portato sull’isola oltre 2mila migranti. “Solo stamani ne sono arrivati circa 600”, dice all’Adnkronos il primo cittadino. “Chiedo di essere ricevuto dal premier Draghi per affrontare il fenomeno delle migrazioni attraverso lo sguardo di un territorio di frontiera”.
Per Martello, che il fenomeno dei flussi migratori lo conosce bene, “il sistema delle navi quarantena sta funzionando, l’hotspot viene svuotato con trasferimenti continui, ma quando non ci sarà più il Covid e le navi quarantena come si affronterà il tema?. Gli sbarchi a Lampedusa non sono una novità”, dice ancora il sindaco. “Il punto è che si continua di fatto a gestire solo l’accoglienza, facendolo con la logica dell’emergenza continua”. Invece, è la tesi del primo cittadino, occorre “un approccio diverso”.
“Si continua a non lavorare sulle partenze, sugli sbarchi, su questo aspetto non c’è nessun passo in avanti. Da anni. Stiamo affrontando il problema dell’accoglienza ma non quello delle migrazioni. E’ su questo che bisogna ragionare”.