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Scandalo sanità Calabria, Cotticelli: “Ero in stato confusionale”

09/11/2020 10:53 - Aggiornamento 09/11/2020 11:17

Scandalo sanità Calabria Cotticelli: “Non so cosa mi sia successo durante quell’intervista” . Ieri, domenica 8 novembre Massimo Giletti, conduttore della trasmissione Non è L’Arena in onda su La7, ha intervistato Saverio Cotticelli, ex commissario alla sanità in Calabria. Cotticelli ha provato a giustificare il suo comportamento durante l‘intervista su Rai Tre nel programma Titolo V. Durante l’intervista Cotticelli aveva dichiarato di non aver realizzato il piano Covid per la Calabria, dicendo di non sapere che il compito spettasse al commissario alla Sanità. Un errore fatale che gli è costato il posto.

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scandalo sanità Calabria Corricelli

Scandalo sanità Calabria Cotticelli: come si è giustificato

“Non so cosa mi sia successo durante quell’intervista. Non ero io quello che parlava, sembrava la mia controfigura. In realtà il Piano anticovid in Calabria è già pronto da giugno e l’ho fatto io”. Così ha affermato ieri sera Cotticelli. “La mia famiglia non mi ha riconosciuto, io stesso non connettevo. Sto cercando di capire con un medico se ho avuto un malore o qualche altra cosa” ha poi aggiunto l’ex commissario alla sanità calabrese. “Quell’intervista è stata preceduta da una serie di attacchi mediatici e politici molto pesanti nei miei confronti. La verità è che quando in Calabria tocchi degli interessi particolari devi essere eliminato. Sono stato vittima di un piano elaborato da menti raffinatissime”. Cotticelli ha provato a giustificarsi e ha dato le dimissioni. “Dopo l’intervista mi sono dimesso perché è giusto prendersi le proprie responsabilità. Non ero lucido, non sono stato bene. Ho vomitato dopo l’intervista. Responsabilità di altre persone? Non sono stato bene, sto indagando”.

Cotticelli

L’intervista sulla situazione Covid in Calabria, che gli è costata il posto

Il commissario, ex generale dei carabinieri, aveva risposto alle domande sulla situazione della sanità in Calabria. La situazione riguardo alla sua regione sembrava a lui ignota infatti aveva risposto con diversi «non ricordo» e continuando a ripetere: «Stiamo provvedendo». Da come rispondeva insomma sembrava essere ignaro che la sanità calabrese era compito suo gestirla. La sua mancata professionalità ha portato alle immediate dimissioni. Ora il nuovo commissario per il piano di rientro della sanità in Calabria, è Giuseppe Zuccatelli, che dovrà gestire una regione in grave crisi.

Il sistema sanitario della Calabria è in impreparato per la seconda ondata di coronavirus. I tagli a reparti e personale, hanno costretto il governo a dichiarare la Regione zona rossa, anche se il numero di contagi è in realtà molto più basso rispetto alle altre Regioni che si trovano nella medesima fascia di rischio. Da settimane il trend dei nuovi casi è in aumento. In Calabria si parla di meno di 300 contagi giornalieri. Pochi se confrontati alle migliaia di casi che Lombardia e Piemonte devono gestire quotidianamente. Questo dà l’idea di quanto la situazione degli ospedali calabresi sia gravemente compromessa, anche a causa di un sistema di tracciamento che non funziona. >> Tutte le news

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