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A scuola tutta l’estate, il piano per recuperare la socialità esclusa dalla dad

28/04/2021 11:06

Scuola estate. Questa la nuova idea del Governo per recuperare la socialità. Laboratori, attività ludiche e sportive per fare stare insieme i ragazzi che hanno dovuto seguire le lezioni a distanza praticamente tutto l’anno. Il ministro dell’Istruzione ha previsto un investimento di 510 milioni di euro. La partecipazione alle attività è volontaria sia per gli studenti che per i docenti. Vediamo cosa prevede il nuovo “piano estate”.

scuola estate

Scuola estate: come funziona

Gli istituti saranno aperti a giugno luglio e agosto. Tutte le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado potranno usufruire dei fondi per organizzare attività nei mesi estivi. Sono previsti, fra gli altri, moduli e laboratori di educazione motoria, gioco didattico, canto, musica, arte, scrittura creativa, educazione alla cittadinanza, educazione alla sostenibilità, educazione all’imprenditorialità, potenziamento della lingua italiana e della scrittura, potenziamento delle competenze scientifiche e digitali. Le attività potranno svolgersi in spazi aperti delle scuole e del territorio, teatri, cinema, musei, biblioteche, parchi e centri sportivi, con il coinvolgimento del terzo settore, di educatori ed esperti esterni.

L’obiettivo è quello di creare un ponte tra questo e il prossimo anno scolastico. Secondo il “piano estate” a giugno ci sarà il potenziamento degli apprendimenti. A luglio e agosto invece, il recupero della socialità a luglio e agosto, accoglienza a settembre fino all’avvio delle lezioni.

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Scuola estate: i fondi per il progetto

Il progetto è largamente promosso dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “La scuola non si è mai fermata durante tutta la pandemia. E’ rimasta sempre in contatto con le nostre ragazze e i nostri ragazzi. L’emergenza sanitaria ha inevitabilmente accentuato problematiche preesistenti, ha evidenziato le diseguaglianze e accresciuto le fragilità.” Ma Bianchi e anche il Governo hanno a cuore gli studenti. Il ministro ha dichiarato di voler lavorare con gli enti locali per intraprendere un percorso di “trasformazione ed evoluzione” dell’intero sistema di Istruzione, per dare vita a una scuola “affettuosa, che sappia stare al fianco dei nostri bambini e ragazzi, che, partendo dai più fragili, sia punto di riferimento per tutta la comunità e le famiglie”.

La spesa totale sarà di 510 milioni di euro. Ogni scuola riceverà in media 18mila euro per attività aggiuntive svolte dal personale interno, non escluso quello del cosiddetto “organico Covid”, per cui sarebbero sottoscritti nuovi contratti, ed esterno e per l’affidamento di contratti di beni e servizi. 320 milioni saranno destinati al contrasto della povertà educativa: le scuole potranno decidere se partecipare, contando anche sul supporto tecnico messo a disposizione dall’Indire. Il 70% delle risorse sarà destinato alle regioni meridionali, il 10% a quelle del centro, il 20% a quelle settentrionali. Infine 40 milioni di euro saranno attribuiti direttamente alle scuole che aderiranno a un avviso emanato dal ministero.>>Tutte le notizie

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