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Covid, focolaio in scuola materna nel Milanese, la rabbia dei genitori: «Non ci è stato comunicato»

30/12/2020 11:47 - Aggiornamento 30/12/2020 11:51

Diciotto insegnanti e 21 bambini positivi al coronavirus: questo il bilancio, purtroppo provvisorio, del focolaio di Covid sviluppatosi in una scuola materna di Sedriano, nel Milanese. Oggi chiuso dopo la conferma dei casi, sull’Istituto “Gianni Rodari” del comune lombardo piovono pesanti accuse da parte dei genitori. 247 gli alunni in quarantena preventiva tra cui – come riferisce Il Giorno – alcuni già risultati positivi al virus.

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Sedriano Coronavirus

Sedriano Coronavirus, focolaio in scuola materna: i genitori lamentano poca chiarezza

E mentre il bilancio del focolaio di Sedriano pare destinato a crescere, monta la rabbia dei genitori per la mancanza di trasparenza da parte della scuola. “Poca chiarezza – si legge sul quotidiano milanese – nella gestione della vicenda da parte dell’amministrazione e della dirigenza della scuola materna”. A far infuriare le mamme la scarsa comunicazione nei confronti delle famiglie. “Noi – spiega infatti la mamma di uno dei bambini in quarantena – contestiamo la mancanza di trasparenza. Le informazioni sono arrivate a scaglioni e in modo confuso: il 20 dicembre ci hanno detto che le classi coinvolte erano solo quattro su dieci, poi è girata la voce che i bambini e gli insegnanti contagiati fossero in realtà molti di più. Lunedì la notizia della chiusura della scuola”.

Sedriano Coronavirus

“Avremmo evitato di portare i bambini dai nonni, così invece abbiamo messo in pericolo la vita dei nostri anziani”

“Se, come sembra, – prosegue la mamma interpretando il pensiero dei genitori di Sedrianosi sapeva già da domenica o da addirittura prima cosa stesse succedendo, perché non ce lo hanno comunicato? Avremmo evitato di portare i bambini dai nonni prima dell’inizio della zona rossa. Così, invece, abbiamo messo in pericolo la vita dei nostri anziani”. Oltre il danno, la beffa: dopo aver chiesto spiegazioni su quanto accaduto, la scuola avrebbe trasferito la responsabilità sulle famiglie.

“Sia nella lettera della dirigente scolastica recapitata ai genitori, sia nel verbale circolato dopo la riunione del 23 dicembre della dirigente con i rappresentanti, – ha riferito un’altra mamma al giornale – noi genitori ci siamo sentiti attaccati. Noi abbiamo chiesto chiarimenti in merito ai protocolli seguiti all’interno della scuola e ci è stato detto che i contagi potrebbero derivare da bambini portati in classe raffreddati o malati, oppure per colpa del mancato controllo a casa. Scaricare la responsabilità di ciò che è successo non è giusto”. >> Covid, variante italiana scoperta a Brescia: circola da agosto, tutto quello che c’è da sapere

(Immagini di repertorio)