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Si suicida in videochiamata davanti alla figlia di sei anni: «Così punisco mia moglie»

22/12/2020 10:41 - Aggiornamento 22/12/2020 12:15

Piemonte, si suicida in videochiamata. – Martedì 22 dicembre 2020. Tragedia a San Sebastiano, piccolo paese del Canavese. Un uomo di 53 anni si è tolto la vita con un colpo di pistola mentre era in videochat con la figlia di soli 6 anni. A dare l’allarme una vicina di casa del suicida. La piccola si trovava in comunità assieme ad altri due fratelli e alla madre che 11 mesi fa aveva denunciato il marito per maltrattamenti.

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Si suicida in videochiamata davanti alla figlia di sei anni: «Così punisco mia moglie»

A San Sebastiano un uomo di 53 anni si è suicidato con un colpo di pistola alla tempia mentre era in videochiamata con la figlia di sei anni. Secondo indiscrezioni dietro il folle gesto una vendetta personale nei confronti della ex moglie e mamma della piccola. Il dramma si è consumato domenica scorsa: il 53enne si è ucciso davanti alla bimba, che è la più piccola dei tre figli avuti dalla donna, che mesi fa lo aveva denunciato per maltrattamenti. La madre della bambina aveva raccontato ai carabinieri di aver ricevuto delle minacce di morte da parte del marito. Le autorità le erano venute in aiuto: in estate lei e i tre figli avevano lasciato la casa, dove la famiglia viveva per andare in comunità ed essere così più protetti. A quanto pare però l’uomo, che nel frattempo aveva anche perso il lavoro di bibliotecario e che aveva problemi di salute, non si era affatto rassegnato.

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In corso gli accertamenti delle forze dell’ordine

Domenica sera la videochiamata choc durante la quale il 53enne ha compiuto l’estremo gesto. Tutto accompagnato da un biglietto lasciato sul tavolo pieno di accuse nei confronti della donna, colpevole della “sua infelicità” e di voglia di vendetta. Ad avvertire i Carabinieri una vicina di casa dell’uomo che ha udito un colpo di pistola, una Beretta calibro 6,35, la cui detenzione era per altro illegale. Quando gli agenti sono arrivati sul posto l’uomo era già morto; anche i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. In corso gli accertamenti dei militari della compagnia di Chivasso: il pm Daniele Iavarone della Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo. Si cercherà pure di stabilire la provenienza dell’arma, che, come dicevamo, non era stata denunciata. Leggi anche l’articolo —> Firenze valigie con cadaveri, svolta nelle indagini: arrestata la fidanzata del figlio delle vittime