È una doppia tragedia familiare quella accaduta in casa Viceconte: Simona, come sua sorella Maura, campionessa italiana di maratona, è morta quasi nello stesso giorno – a distanza di un anno – con le medesime modalità. Era il 10 febbraio 2019 quando la campionessa sceglieva di andarsene drammaticamente togliendosi la vita. Nessun biglietto, solo il corpo di Maura trovato impiccato ad un albero del giardino di casa a Chiusa di San Michele, in provincia di Torino.
Simona Viceconte morta come la sorella Maura: nessun biglietto per spiegare il gesto
Ieri, 13 febbraio 2020, è stata la sorella Simona, 45 anni, a decidere di raggiungere Maura. Si sarebbe messa un foulard attorno al collo poi legato alla ringhiera delle scale del palazzo dove abitava, nel quartiere di Colleatterrato, a Teramo. Piemontese, madre di due bambini, si era trasferita dalla Valsusa per seguire il marito bancario. Come accadde per la campionessa, anche Simona se n’è andata senza spiegazioni. È stata una vicina appena rincasata a trovare il corpo senza vita della Viceconte. Sul caso, la Procura ha aperto un’indagine e ha disposto un’autopsia per verificare le condizioni di salute e lo stato clinico della donna. Saranno i carabinieri a far luce sulla tragedia.
Un anno senza Maura
Era solo un anno fa che Maura Viceconte veniva trovata impiccata all’albero: aveva 51 anni e aveva superato una lunga battaglia contro il tumore al seno. Un figlio e una bella carriera alle spalle: campionessa italiana di maratona negli anni Novanta, aveva anche conquistato la medaglia di bronzo agli Europei di Budapest. Aveva partecipato alle Olimpiadi di Sydney nel 2000 per poi ritirarsi nel 2004. Tra pochi giorni, domenica 16 febbraio, sarebbe stata ricordata con due manifestazioni organizzate in sua memoria: la festa del cross al parco La Mandria e la messa di suffragio a Chiusa San Michele.
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