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Sindaca leghista del Vercellese ai domiciliari : agli stranieri il “pacco da sfigati”, agli amici le capesante

15/01/2021 16:53 - Aggiornamento 16/01/2021 16:05

Agli stranieri venivano consegnati i “pacchi sfigati” mentre ai cittadini più abbienti le capesante.  Queste le parole estrapolate dalle intercettazioni tra la sindaca leghista di San Germano Vercellese, Michela Rosetta e il consigliere comunale Giorgio Carando. Il Gip del tribunale di Vercelli ha disposto questa mattina l’arresto per entrambi. La sindaca leghista Michela Rosetta ai domiciliari. 

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sindaca leghista Michela Rosetta e Salvini

Sindaca leghista Michela Rosetta ai domiciliari

Questa mattina i carabinieri della compagnia di Vercelli hanno notificato l’ordine di misura cautelare per Michela Rosetta e Giorgio Carando. La prima è la sindaca leghista di San Germano Vercellese e il secondo è il consigliere comunale. Il PM Davide Pretti ha disposto per altre personalità coinvolte alcune misure cautelari. Infatti Maurizio Bosco, consigliere comunale ed ex vicesindaco, avrà l’obbligo di firma. Come anche un dipendente comunale di 62 anni e un altro cittadino di 49. Le accuse che giustificano tale provvedimento riguardano l’appropriazione indebita, falsità materiale e falsità ideologica in atto pubblico commessa dal pubblico ufficiale. E ancora si parla di abuso d’ufficio e distruzione di beni sottoposti a vincolo culturale. La sindaca Michela Rosetta è anche accusata di discriminazione nei confronti di una donna musulmana che aveva solamente richiesto di non ricevere cibo che andava contro la sua religione e quella della sua famiglia.

La donna, dopo questa sollecitazione, era finita in fondo alla lista delle famiglie da aiutare. Non abbastanza, la documentazione del nucleo famigliare era stata eliminata e cosi facendo non hanno più ricevuto gli aiuti alimentari che le spettavano. Ed è per questo motivo che il tribunale contesta a Rosetta l’aggravante della discriminazione e odio razziale.

sindaca leghista Michela Rosetta domiciliari

Michela Rosetta: Il “pacco degli sfigati” era consegnato a i “figliastri”

Questa vicenda è stata portata alla luce da una dipendete comunale che confessa come venivano gestiti i pacchi alimentari. Questi ultimi vengono acquistati dal comune di San Germano Vercellese con i fondi del ministero per l’emergenza Covid, destinati ai cittadini che si trovavano in difficoltà. Le indagini partite a febbraio 2020 e terminate a Novembre dello stesso anno utilizzano intercettazioni telefoniche e microspie. Cosi facendo hanno fatto emergere le illegalità. Grazie alle registrazioni gli investigatori hanno scoperto ciò che avveniva nel magazzino dove il Comune stipava i pacchi alimentari destinati ai meno abbienti. Infatti il cibo non veniva distribuito secondo un criterio di reale necessità. Dunque il sindaco e il consigliere comunale decidevano tramite il loro personale giudizio attribuendo il nomignolo di “filgliastri” a chi secondo loro l’aiuto alimentare non lo meritava consegnandoli cosi il “pacco da sfigati”. Questa scatola conteneva meno prodotti e invece quella più sostanziosa veniva consegnata ai più “ricchi”.

Secondo la Procura sono rimasti esclusi dagli aiuti molti anziani non autosufficienti con redditi molto bassi, mentre invece ne hanno beneficiato persone con un reddito oltre i 7mila euro. Ma non è finita qua perché infatti gli investigatori hanno anche scoperto che nella spesa fatta con i fondi pubblici c’è anche l’acquisto di generi alimentari non essenziali, come mazzancolle tropicali e capesante.

vercelli

Nicola Fratoianni sulla sindaca leghista: «Una vicenda grottesca»

Nicola Fratoianni, il portavoce nazionale di Sinistra Italiana, ha rilasciato una dichiarazione commentato la vicenda della sindaca leghista del Comune Vercellese affermando: «Una vicenda grottesca, che fa accapponare la pelle. Una leghista doc che nel mentre dedicava il suo tempo a fare innumerevoli selfie con Salvini non perdeva tempo a scatenare campagne razziste contro i migranti. Questo è il vero volto, al di là della propaganda salviniana, di una certa destra: discriminazione, razzismo, incompetenza e favori personali. Una vergogna per le istituzioni democratiche di questo Paese. Mi auguro e sono certo che la giustizia farà il suo corso». >> tutte le news di Urbanpost