Sondaggi Milano retroscena, la competizione per la scelta del nuovo sindaco nel capoluogo lombardo è inquinata da rilevazioni che definire “imprecise” è un eufemismo. I sondaggi ufficiali commissionati dai partiti alle società “amiche”, rilevano infatti intenzioni di voto solo per i due candidati principali, Beppe Sala e Luca Bernardo. Ne avevamo già parlato, ma ora che la campagna elettorale si appresta ad entrare nel vivo, vogliamo ribadirlo. Gli attuali sondaggi sul sindaco di Milano non rispecchiano la realtà, perché non considerano davvero gli altri competitor, in particolare uno, quello che dà più fastidio: Gianluigi Paragone. (Continua a leggere dopo la foto)
I sondaggi farlocchi e Sala “candidato unico”
Già, perché le rilevazioni indipendenti non “imboccate” da Pd e centrodestra, danno Gianluigi Paragone forte di un 17% al primo turno. Un risultato sorprendente solo per i pochi che non conoscono il senatore del gruppo misto, fondatore di Italexit. Paragone, dopo l’annuncio della candidatura, ha subito preso sul serio la campagna elettorale spostandosi a Milano, in mezzo alla gente, per dare voce allo scontento di una città stanca di essere amministrata burocraticamente da Sala.
Già, il Beppe che da Expo è approdato a Palazzo Marino gode dell’apprezzamento dei poteri forti della città, ma molto, infinitamente meno di quello della “gente”. Eppure Sala rischia di essere una specie di candidato unico alle prossime amministrative a Milano, considerata la pochezza politica del suo avversario di centrodestra, Luca Bernardo. E considerata l’avversità di Fratelli d’Italia, ormai costola principale del Cdx, ad un candidato scelto a scatola chiusa.
Sondaggi Milano retroscena: Gianluigi Paragone deciderà la corsa per Palazzo Marino
Se non bastasse, larghi settori del centrodestra, soprattutto tra gli elettori di Forza Italia (e persino qualche nome importante), non nascondono la loro simpatia per Sala. Un paradosso, il Centrodestra sceglie un candidato feticcio per riconsegnare la città alla guida del Centrosinistra e ad altri anni di stagnazione e conservazione del potere.
Ma non hanno fatto bene i conti. E in sondaggi dell’opposizione lo confermano. Se si votasse oggi, Paragone con il suo 17% costringerebbe Sala al ballottaggio con Bernardo. Con esiti, a questo punto, tutt’altro che scontati. Insomma, il senatore del gruppo misto con i suoi voti deciderà la corsa per la poltrona di sindaco di Milano. Il Centrodestra, almeno la parte più attenta, lo ha già capito. Cercherà il dialogo con il battagliero Paragone? Al momento non abbiamo notizie in merito, ma se questi sondaggi come crediamo sono già arrivati sulle scrivanie che contano, tra non molto qualcosa accadrà. Tuttavia Gianluigi Paragone ha già detto pubblicamente di non essere disponibile ad alcun accordo.