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Strage di Erba l’annuncio di Azouz Marzouk: depositerà “nuovi elementi che faranno riaprire il caso”

10/03/2020 15:56 - Aggiornamento 27/07/2020 15:09

Strage di Erba: Azouz Marzouk, sotto processo a Milano con l’accusa di calunnia ai danni di Rosa Bazzi e Olindo Romano, poiché li avrebbe paradossalmente danneggiati sostenendo – nella sua richiesta di revisione del processo, già respinta dalla Procura generale, sul massacro avvenuto nella corte di via Diaz l’11 dicembre 2006 – la loro innocenza. Il tunisino tuttavia ribadisce la sua convinzione: i coniugi Romano per lui sono innocenti e mentirono quando confessarono i delitti per poi ritrattare.

Azouz Marzouk a processo per calunnia ai danni di Rosa e Olindo: “Sarò assolto”

Marzouk, che si è rifatto una vita (oggi ha un’altra moglie, sempre italiana, e tre figlie femmine) e una famiglia in Tunisia, suo paese di origine, di recente è tornato sul luogo della strage in cui furono trucidati sua moglie Raffaella Castagna e il loro bambino di tre anni, Youssef. Intervistato dalla trasmissione televisiva “Le Iene”, Marzouk si è commosso nel ricordare quella terribile vicenda: “Sto malissimo, non riuscirei a entrare nell’abitazione”, ha detto. Azouz è tornato perché a suo dire la verità processuale che ha condannato all’ergastolo Rosa e Olindo non ha ricostruito i fatti per come sono andati davvero: “Rischio sei anni di carcere per difendere la verità: Rosa e Olindo sono innocenti!”. Finito in carcere prima e dopo la strage per reati di droga, Marzouk fu espulso dall’Italia ma oggi è di nuovo un uomo libero e non più oggetto di restrizioni.

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Azouz Marzouk rischia il carcere ma non ha paura

Tuttavia l’uomo, se condannato per calunnia, rischia l’espulsione e il ritorno in carcere: “Io sto rischiando dai due ai sei anni… Io andrei avanti, sapevo già dall’inizio che c’era questo rischio qua, per ottenere giustizia, per tutte le persone che sono state massacrate quell’11 dicembre del 2006. Io farei due anni di carcere se necessario. Alla fine è questo lo scopo, che potrà essere riaperto il processo, però va bene. Il rischio c’è ma va bene, lo faccio con tanta ma tanta serenità perché di fiducia nella giustizia ne ho ancora… Quindi ci spero ancora che sia fatta giustizia sulla strage di Erba”. “Secondo me Rosa e Olindo erano solo due persone perfette per chiudere in fretta le indagini e basta”, ha detto ai microfoni di Le Iene.

Quanto al processo nel quale è imputato, Azouz ha detto: “Sono felice, perché sarò assolto. Ho in mano alcuni elementi pronti per essere depositati, che dimostreranno la veridicità delle mie affermazioni e consentiranno la riapertura del caso”, senza tuttavia aggiungere ulteriori dettagli. “La vita va avanti per tutti, ma mia moglie, mio figlio, mia suocera e anche la mia vicina di casa hanno diritto di avere giustizia. Io non mi fermo”, ha poi aggiunto con fermezza.

 

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