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Teramo, si laurea in ospedale 48 ore dopo l’intervento al femore

06/11/2020 09:57

Si è laureato in ospedale, subito dopo l’intervento al femore. Non era così che Daniele Amadio, 36 anni, si aspettava di discutere la tesi di laurea in Scienze della nutrizione umana. Ma un incidente in bicicletta, lunedì scorso, l’ha costretto a festeggiare la laurea (la seconda) da un letto di ospedale all’ospedale di Sant’Omero, in provincia di Teramo.

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L’incidente a quattro giorni dalla laurea

Daniele Amadio lavora come infermiere già da dieci anni nella Clinica Villa San Marco di Ascoli, ma sognava di diventare biologo nutrizionista. Ora ha coronato il suo sogno, anche se l’incidente subito in bicicletta giusto qualche giorno prima della discussione della tesi aveva messo tutto a rischio. Lunedì Daniele era uscito in bicicletta per fare attività fisica quando, ad Alba Adriatica, un’auto gli ha tagliato la strada. Daniele si è ritrovato a terra con gravi ferite, fratture multiple e sangue ovunque. All’ospedale Sant’Omero il trentaseienne aveva visto sfumare la possibilità di laurearsi la stessa settimana. Ma nello stesso letto di ospedale ha trovato la forza di affrontare i dolori lancinanti dell’operazione e di discutere la tesi.

Si laurea in ospedale subito dopo l’intervento: “Grazie al personale medico”

Intervistato da Il Resto del CarlinoDaniele Amadio racconta di aver trovato la carica proprio grazie al personale dell’ospedale, che lo ha aiutato e supportato. “Mi hanno aiutato anche a organizzare la logistica per farmi trovare pronto alla discussione della tesi”.  Fino al giorno della discussione, il ragazzo era rimasto in contatto con la relatrice della sua tesi per decidere se discuterla o meno, “perché il dolore era lancinante: essere costretto a letto mi rendeva difficile anche solo parlare al telefono”, racconta Daniele.

Grazie all’umanità dimostrata dal personale dell’ospedale, però, Daniele è riuscito a coronare il suo sogno. “Se ce l’ho fatta è anche grazie al loro supporto fisico e psicologico, e alla ’vicinanza’ delle persone con le quali avrei voluto festeggiare questo traguardo, come la mia famiglia, la mia compagna e i miei amici”. L’esperienza di Daniele è un esempio di grande determinazione: “È stata una forte emozione poter dire di avercela fatta perché sembrava davvero tutto in salita. Ma la verità è che nulla è impossibile, quando il corpo non ti aiuta la mente deve fare il passo più importante. E se trovi le persone giuste al tuo fianco l’impossibile diventa possibile”. >> Tutte le news di UrbanPost

Fotografia del Resto del Carlino