L’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere quali sono le sanzioni previste in caso di omessa o tardiva ed errata trasmissione dei dati al Sistema tessera sanitaria. Per specifici soggetti c’è l’obbligo di inviare al Sistema tessera sanitaria i dati relativi alle prestazioni sanitarie erogate nei confronti delle persone fisiche, ai fini della loro messa a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.
Tessera sanitaria, multe da 100 euro ecco per chi: l’avviso dell’Agenzia Entrate
Come specifica «FiscalFocus» “il D. Lgs. n. 175/2014, prevede al comma 5-bis dell’articolo 3 il regime sanzionatorio applicabile in caso di omessa, tardiva o errata trasmissione dei dati. In tali casi, infatti, è disposta una sanzione di 100 euro per ogni comunicazione con un massimo di 50.000 euro. Tuttavia, nella fattispecie di errata comunicazione dei dati, la sanzione non trova applicazione se la trasmissione delle informazioni corrette è effettuata entro i cinque giorni successivi alla scadenza, ovvero, in caso di segnalazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, entro i cinque successivi alla segnalazione stessa. La sanzione è, invece, ridotta a un terzo con un massimo di 20.000 euro, se la comunicazione è correttamente trasmessa entro sessanta giorni dalla scadenza prevista”. In sostanza si parla di una multa da 100 euro per ogni comunicazione.
Interessate sono le aziende sanitarie locali, quelle ospedaliere, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, i policlinici universitari, le farmacie pubbliche e private, i presidi di specialistica ambulatoriale, le strutture per l’erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa, gli altri presidi e strutture accreditati per l’erogazione dei servizi sanitari e gli iscritti all’Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
Scelta la linea dura
Come evidenzia «Libero Quotidiano» per la dichiarazione precompilata è stata scelta la linea durissima: l’Agenzia delle Entrate ha specificato che la sanzione da 100 euro è valida per ogni singolo documento di spesa errato, omesso o tardivamente inviato, perché “una diversa lettura non consentirebbe, infatti, di ottenere l’effetto dissuasivo prospettato nella relazione illustrativa”. Leggi anche l’articolo —> Modello 730 precompilato da oggi online: le istruzioni [Guida in pdf]