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Test rapido negativo con sintomi persistenti: come capire se si ha il Covid o meno

12/04/2022 16:37

Febbre, mal di testa e stanchezza che non va via da giorni. Tutti sintomi che fanno pensare al Covid, eppure il test rapido continua a risultare negativo. Come deve comportarsi in questo caso il paziente? Si tratta dunque solo di un’influenza oppure il test non ha funzionato a dovere? In tal caso, come scrive l’«Huffington Post», la confusione è legittima: difatti il test antigenico rapido (detto anche fai da te) non ha la stessa accuratezza di un molecolare, e potrebbe dunque fallire nel rilevare l’infezione. Soprattutto con Omicron. Cerchiamo di fare chiarezza.

tampone rapido covid

Test rapido negativo con sintomi persistenti: come capire se si ha il Covid o meno

Per rilevare l’infezione da Covid il test ritenuto più affidabile e di riferimento, in accordo con le indicazioni fornite dalla Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), è il test molecolare. Quest’ultimo viene eseguito su un campione delle vie respiratorie prelevato attraverso un tampone naso-faringeo. Il test rapido è meno affidabile: cerca la presenza del virus mediante la reazione tra l’antigene e l’anticorpo presente nel reagente del test. Un risultato negativo potrebbe essere determinato dal fatto che l’infezione è ancora nelle fasi iniziali. 

«Può darsi che il virus nel tuo corpo stia facendo un tiro alla fune con il tuo sistema immunitario», ha raccontato al «New York Times» l’epidemiologo Michael Mina. «Se sei negativo al test e hai sintomi, non dare per scontato di essere negativo. Supponiamo che il virus non abbia ancora avuto l’opportunità di crescere. I sintomi potrebbero significare che il tuo sistema immunitario sta solo innescando un allarme molto precoce», ha chiarito l’esperto.

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Le considerazioni dell’esperto: dubbi legittimi in tal caso

Secondo il professor Mina è importante fare un test rapido il primo giorno dei sintomi. Se il risultato è negativo e i fastidi non vengono meno, è comunque consigliabile prendere precauzioni, indossando mascherine ffp2 e stando lontano da persone immunodepresse soprattutto. Per scansare ogni dubbio il suggerimento sarebbe quello di fare un test molecolare. Il periodo di incubazione della variante Omicron dura dai due ai quattro giorni, quindi può succedere che il tampone rapido non lo rilevi subito. «Questi test non sono perfetti, ma rappresentano un aiuto fondamentale in una pandemia come questa, perché funzionano la maggior parte delle volte anche quando si ha una forma leggera del virus e quasi sempre quando si ha una carica virale sufficientemente alta da contagiare gli altri», ha voluto precisare però Mina. Leggi anche l’articolo —> Pregliasco, la cravatta aumenta il rischio di contagiarsi: «Ecco perché non va indossata»

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