Matteo Vanzan morì a Nassiriya il 17 maggio 2004 mentre difendeva la base italiana Libeccio dai miliziani sciiti, durante l’oprazione Antica Babilonia. Dopo 17 anni lo Stato ha negato ai suoi genitori l’erogazione della liquidazione perché quando partì da Venezia per andare in missione di pace in Iraq era un “volontario in ferma breve”. La famiglia ha fatto ricorso al Tar.
Matteo Vanzan, caduto a Nassiriya
Matteo Vanzan è stato riconosciuto vittima di terrorismo dallo Stato. Il caporale Vanzan, caduto in Iraq nel 2004, era arruolato nei Lagunari, gruppo militare specializzato nel combattimento terrestre e nella condotta di operazioni anfibie e azioni anfibie autonome, in grado di operare in contesti particolari ed esigenti quali l’ambiente terrestre, marino, lagunare e fluviale. Dopo la sconfitta delle forze sciite, le truppe internazionali in Iraq avevano iniziato la quarta fase dell’operazione “Iraqi freedom”, ovvero le operazioni di peacekeeping in cui l’Italia ha preso parte con l’operazione Antic Babilonia.
Antica Babilonia ha visto l’avvicendarsi di circa 30mila soldati italiani schierati nella provincia del Dhi Qar, e tra di essi c’era il caporale Vanzan. Lo Stato ha conferito a Vanzan una promozione postuma a caporal maggiore e la Croce d’Onore, onorificenza riservata alle vittime di atti di terrorismo o degli atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero.
Negato il Tfs
Tuttavia oggi l’Inps rinnega alla famiglia del caduto il Tfs (Trattamento di Fine Servizio), equivalente al Tfr per i dipendenti pubblici. Questo perché quando Matteo partì da Camponogara, nel Veneziano, per andare in missione di pace in Iraq, era un “volontario in ferma breve”.
Di fronte al rifiuto ricevuto, i familiari si sono così rivolti al Tribunale amministrativo regionale per chiedere la condanna dell’ente vigilato dal ministero del Lavoro al pagamento dell’emolumento, in base alla legge emanata nello stesso anno in cui morì il ragazzo. I giudici hanno però rilevato che “il ricorso potrebbe risultare inammissibile per difetto di giurisdizione”, in quanto la competenza sarebbe del Tribunale ordinario. >> Ritrovato un corpo nell’Adda: è Antonella Sofia, scomparsa il 19 settembre