Tik Tok Palermo sfida estrema finisce male. Una bimba di 10 anni è ricoverata in condizioni critiche in rianimazione all’ospedale “di Cristina”. La piccola è arrivata ieri, mercoledì 20 gennaio 2021, al nosocomio, accompagnata dai genitori, in arresto cardiocircolatorio causato da un’asfissia prolungata. Stando alle prime ricostruzioni la ragazzina si era legata una cintura alla gola per partecipare ad una “sfida social” pericolosa.
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Tik Tok Palermo, sfida estrema: bimba si lega una cintura al collo, è gravissima
Sospesa tra la vita e la morte una bimba di 10 anni, ricoverata in rianimazione all’ospedale “Di Cristina”, nel capoluogo siciliano. La piccola è arrivata al nosocomio accompagnata dai genitori, in arresto cardiocircolatorio dovuto a un’asfissia prolungata. I medici del Pronto soccorso sono riusciti a far ripartire il battito, ma la bambina resta in condizioni assai critiche. Cosa è accaduto? Secondo le prime indiscrezioni la ragazzina sarebbe stata vittima di un gioco assurdo. Si sarebbe legata una cintura alla gola per partecipare su TikTok, uno dei social più seguiti dagli adolescenti oggi, a Black out Challenge, una prova di soffocamento estremo. Un’esperienza che si è trasformata in tragedia. Si è legata la cintura alla gola, finché non ha perso conoscenza. I genitori l’hanno trovata esanime a terra. Non è chiaro ancora da quanto fosse priva di sensi. “Coma profondo da encefalopatia post-anossica prolungata”, recita l’ultimo bollettino medico. La direzione sanitaria è in contatto con le forze dell’ordine che dovranno ricostruire la dinamica dell’incidente.
Che cos’è la Black Out Challenge
Un precedente risale al 2018. Allora un ragazzino di 14 anni, Igor Maj, venne trovato senza vita nella sua casa di famiglia a Milano. Il giovanissimo aveva una corda da roccia stretta attorno al collo. Stando alla famiglia, il ragazzo aveva partecipato alla Black Out Challenge. Si tratta di un fenomeno tristemente noto da anni negli Stati Uniti, che consiste nello strangolarsi fino allo svenimento per asfissia. Non è necessario essere soli, si può anche ricorrere all’aiuto di qualcuno. L’importante è la successiva condivisione sui social della foto o del filmato. Il motivo assurdo? La ricerca di emozioni estreme. Leggi anche l’articolo —> Faq dpcm, le regole per gli spostamenti: novità su ricongiungimento con il partner