«Non riesco a cancellare quella notte in cui ho visto Stefano per l’ultima volta: aveva la febbre a 39 e mezzo, se ne è andato con il 118 guardandomi con lo sguardo impaurito e perso». Così Tiziana Giardoni, la moglie di Stefano D’Orazio, scomparso la sera del 6 novembre scorso, a soli 72 anni, ha raccontato al “Corriere della Sera” gli ultimi istanti vissuti con il batterista dei Pooh, con il quale era convolata a nozze nel 2017. Una storia purtroppo non a lieto fine: «Non l’ho potuto salutare, né fargli una carezza: lui ne aveva bisogno, perché noi ci addormentavamo così».
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Tiziana Giardoni l’ultimo saluto al marito Stefano D’Orazio: «Se ne è andato impaurito col 118»
«Lo hanno portato via mentre li supplicavo di farmi salire: continuavo a dire “anche io ho il Covid”. Ma non c’è stato nulla da fare», ha raccontato la moglie di Stefano D’Orazio. Entrambi positivi, ma lui già debilitato nel fisico perché “immunodepresso”: «Stefano aveva cominciato ad avere delle febbriciattole. Ma per tirarmi su il morale provava a farmi ridere o mi diceva di uscire con le amiche: non l’ho lasciato mai una volta, so che ne aveva paura. A volte avrebbe preferito avere un nemico con un nome e cognome da combattere, invece non c’era qualcosa di definito da aggredire. Arrivavano quei momenti di down e lui ne usciva spossato», ha raccontato Tiziana Giardoni. Strappato alla vita troppo presto: Stefano D’Orazio, come ha spiegato Tiziana Giardoni, aveva ancora grandi progetti. Tra gli intenti anche un libro: «È straziante vedere la sua agenda dove lui annotava, da anni, ogni singolo evento della giornata. Dal 29 ottobre è bianca».
Il primo post su Instagram dopo la morte del marito: «Sarò forte come avresti voluto, ma dammi del tempo amore mio grande. Non riesco a sopportare la tua assenza»
Come rialzarsi da un lutto tanto grande? In un messaggio su Instagram, datato qualche giorno fa, la stessa Tiziana Giardoni ha scritto: «Sarò forte come avresti voluto. Mi prenderò cura di me perché questo è quello che volevi… Continuerò a sorridere perché tu amavi il mio sorriso. Porterò avanti i tuoi progetti perché hai speso tutte le tue energie per completarli… Ma dammi del tempo, amore mio grande. Non riesco a sopportare la tua assenza… Non ce la faccio. Sento tanto dolore e ho il cuore a pezzi… Non mi bastano i ricordi. Mi manca il tuo respiro, la tua allegria, le tue carezze… Mi manca l’aria, mi manca la forza, mi manchi tu!». Leggi anche l’articolo —> I Pooh perché si chiamano così? Il retroscena curioso