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Usa, l’allarme dell’Fbi: in programma proteste in tutti i 50 Stati

12/01/2021 10:28 - Aggiornamento 12/01/2021 15:51

E’ allarme negli USA: secondo le ultime news riportate dalla Cnn, l’FBI crede che tutti i parlamenti dei 50 Stati potrebbero essere bersaglio di “attacchi armati” da parte delle milizie di estrema destra. L’agenzia governativa di polizia federale, inoltre, sostiene che queste proteste potrebbero avvenire tra il 16 e il 20 gennaio. Quanto accaduto al Capitol Hill, quindi, potrebbe essere stato solamente il primo di una serie di attacchi. L’attenzione, in particolare, è rivolta alla tutela di Joe Biden che, secondo l’FBI, rischia di subire un attentato volto a eliminare il presidente neo eletto.

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Attacco al Campidoglio Usa

Usa news, l’allarme dell’Fbi

Nonostante l’allarme, il Presidente Biden si è definito tranquillo: “Non ho paura di giurare all’esterno, siamo stati informati”, ha dichiarato. Intanto, il Presidente uscente Donald Trump ha approvato lo stato di emergenza per il giorno in cui passerà il testimone al nuovo leader democratico. Verranno messe in atto delle misure di protezione speciale, oltre a quelle già predisposte dal Secret Service dopo l’attacco del 6 gennaio a Capitol Hill. La protezione sarà concentrata anche attorno alla vice presidente Kamala Harris, così come alla presidente della Camera Nancy Pelosi. Tra l’altro, le milizie ora minacciano una “insurrezione armata nazionale” nel caso in cui il vicepresidente Mike Pense dovesse invocare il 25esimo emendamento, che significherebbe sostituirsi di fatto a Trump durante gli ultimi giorni di mandato.

Secondo le ultime news riportate dalla Cnn, quindi, a detta dell’Fbi tutti gli Stati degli USA potrebbero subire un attacco. L’agenzia governativa di polizia federale ha dichiarato di aver inquadrato la possibilità l’8 gennaio, a distanza di due giorni dall’insurrezione avvenuta a Washington DC. Per l’Fbi l’offensiva pianificata dovrebbe essere ancora più a vasto raggio di quanto si potesse presumere. Le trame delle milizie, infatti, potrebbero includere tutte le Capitol Hill d’America, cioè le sedi dei Parlamenti dei singoli Stati, spesso anche sedi di altri palazzi governativi. Non si dovrebbero limitare, quindi, agli Stati che hanno già certificato la vittoria di Biden.

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Mobilitazione eccezionale

Il rischio di assalto in tutti e i 50 Stati degli USA richiederà una mobilitazione di difesa del tutto eccezionale. Per questo è già stato deciso di schierare 15mila uomini della Guardia Nazionale a difesa della capitale. Contemporaneamente, a Washington si sta ampliando lo scandalo riguardo alle collusioni fra la polizia e i manifestanti. In particolare, non si parla più solo dei tanti poliziotti giunti da altri Stati per assaltare il Congresso, ma anche di agenti in servizio presso la Capitol Police indagati per atteggiamenti di aperta solidarietà e collusione con i manifestanti. >> Tutte le notizie di UrbanPost