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10 miliardi di dosi di vaccino anti Covid entro il 2021, ma è allarme componenti

27/04/2021 08:42 - Aggiornamento 27/04/2021 08:51

Vaccini Covid – Martedì 27 aprile. Le aziende farmaceutiche mondiali contano di arrivare a produrre 10 miliardi di dosi entro il 2021. Una cifra importante, che secondo la Banca mondiale, potrebbe bastare per ottenere l’immunità di gregge a livello globale entro la prossima primavera. Accanto alla notizia positiva una negativa: le aziende hanno parlato della carenza globale di alcuni degli oltre cento componenti necessari per la produzione del siero anti Covid. Sempre sul fronte vaccini la nuova che l’Ue ha avviato un’azione legale contro AstraZeneca.

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Vaccini Covid 10 miliardi di dosi entro il 2021, ma è allarme componenti

È realizzabile entro il 2021 l’obiettivo di produrre 10 miliardi di dosi di vaccini anti-Covid, che, secondo un rapporto della Banca mondiale, dovrebbe essere sufficiente per raggiungere l’equità globale nella distribuzione e l’immunità di gregge entro marzo 2022. Ad affermarlo la Federazione internazionale dei produttori e delle associazioni farmaceutiche (Ifpma) che, al contempo, lancia un allarme. La carenza di alcuni componenti per la produzione, dai lipidi per i vaccini mRNA a tubi e sacchetti di plastica, desta preoccupazione. Da qui l’appello ad evitare restrizioni all’export, che pare sia stato accolto già da alcuni potenti della terra, come il presidente degli Usa Biden.

Secondo un sondaggio del “New York Times” le dosi di vaccino anti-Covid somministrate a livello globale hanno superato la soglia di un miliardo. Tuttavia le inoculazioni sono state fatte perlopiù nelle Nazioni più ricche. Mentre la somministrazione negli Stati più poveri procede a rilento. I medici hanno somministrato l’82% dei vaccini in tutto il mondo in Paesi ad alto e medio reddito, secondo l’Università di Oxford. Solo lo 0,2% delle dosi nelle nazioni più deboli economicamente.

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Figliuolo: «Arriveranno in Italia nel trimestre aprile, maggio e giugno di circa 62 milioni di vaccini»

Il segretario per l’emergenza Figliuolo ha annunciato che «arriveranno in Italia nel trimestre aprile, maggio e giugno di circa 62 milioni di vaccini, cui si sommeranno per il trimestre successivo circa 94 milioni di dosi». Intanto l’Ue ha avviato un’azione legale contro AstraZeneca, che dal canto suo si è difesa così: “L’azienda si rammarica della decisione della Commissione Ue di intraprendere un’azione legale sulla fornitura di vaccini”. La casa farmaceutica «si difenderà fermamente in tribunale; dopo un anno senza precedenti, la nostra società sta per fornire quasi 50 milioni di dosi ai Paesi Ue entro fine aprile, in linea con le nostre previsioni». AstraZeneca dice di aver rispettato pienamente l’accordo di acquisto anticipato con la Commissione Ue: «Riteniamo che qualsiasi controversia sia priva di merito e accogliamo con favore questa opportunità per risolvere questa controversia prima possibile», fanno sapere. Leggi anche l’articolo —> Veneto, 8600 oss e infermieri rifiutano il vaccino anti Covid: ora rischiano lo stipendio

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