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Covid, Bertolaso: «Non possiamo mandare i carabinieri a casa di chi non si vuole vaccinare»

25/06/2021 10:13 - Aggiornamento 25/06/2021 10:19

Vaccini Covid Lombardia, le ultime dichiarazioni di Guido Bertolaso. Il funzionario e medico ha fatto il punto della situazione, sottolineando il grande lavoro fatto dalla squadra del professor Corrao, «faro della Regione dallo scorso febbraio». «È giusto non considerare la campagna vaccinale una gara, però quando noi andavamo male c’erano solo prime pagine. Ora che siamo i migliori non vedo lo stesso tipo di informazione», ha sottolineato il coordinatore.

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Bertolaso

Vaccini Covid Lombardia, Bertolaso: a luglio possibile riduzione forniture

«Noi siamo seri, prima di tutto abbiamo vaccinati i cittadini più a rischio, gli over 90 e 80, rimandando di qualche mese gli over 60, ad aprile», ha dichiarato Guido Bertolaso, illustrando il piano vaccini Covid della Lombardia, che nelle prime battute ha voluto coprire le fasce più fragili della popolazione. Ci sono ancora diversi over 60 che non sono stati vaccinati. Tuttavia il coordinatore ha ribadito: «Di quesi molti sono malati, altri non lo vogliono fare. E per il momento non possiamo mandargli a casa i carabinieri per obbligarli». Perplessità e dubbi delle persone derivano anche dal caso Astrazeneca, come ha rimarcato lo stesso Bertolaso.

Bertolaso

«Non possiamo mandare i carabinieri a casa di chi non si vuole vaccinare»

A proposito del vaccino anglo-svedese il coordinatore della campagna vaccinale della Lombardia ha detto: «Le dosi che ci daranno saranno sufficienti per il richiamo a chi ne diritto. Per gli altri tipi di vaccino, al momento abbiamo avuto notizie in modo informale dalla struttura centrale di Roma, che nel corso del mese di luglio ci potrebbero essere delle riduzioni degli altri vaccini». Per questo si sta lavorando per non farsi cogliere impreparati: «Noi abbiamo 100 mila prenotazioni al giorno fino al 4 agosto. Se dovessimo ricevere forniture inferiori a questi quantitativi ci sarebbero problemi. Questa problematica è già stata sollevata in conferenza Stato Regioni e con Figliuolo alla fine si troverà una soluzione. La colpa non è della Lombardia, delle regioni o di Figliuolo. Ma è una questione di natura europea. Noi i piani ‘B’ ce li abbiamo sempre nel cassetto, anche se ci saranno disagi per qualche cittadino». Leggi anche l’articolo —> Vaccino ai turisti in vacanza, la riviera romagnola frena: “Colpa dei ritardi Pfizer”