L’azienda farmaceutica AstraZeneca ha smentito categoricamente le notizie rimbalzate nei giorni scorsi riguardo alla ridotta efficacia del suo vaccino negli over 65. A riportarle, in primis, sono stati alcuni media tedeschi come “Bild” e “Handelsblatt”, creando un notevole timore nei lettori di tutta Europa, visto che proprio gli anziani sono considerati una delle categorie più a rischio. “I report secondo cui l’efficacia del vaccino AstraZeneca-Oxford è dell’8% negli adulti di età superiore ai 65 anni sono completamente errati“, hanno fatto sapere dal colosso.
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Vaccino AstraZeneca, la causa farmaceutica risponde alle accuse sull’efficacia
A rispondere alle accuse sull’efficacia del vaccino sollevate da alcuni media tedeschi è stato direttamente il portavoce di AstraZeneca al Deutsche Welle. La società, infatti, ha affermato che un importante comitato di vaccinazione del Regno Unito, il Joint Committee on Vaccination and Immusination, insieme all’Agenzia del farmaco britannica, hanno già sostenuto l’uso del vaccino negli adulti di età superiore ai 65 anni “senza aggiustamento della dose nell’autorizzazione per la fornitura di emergenza“. Inoltre, il portavoce di AstraZeneca ha sottolineato che “a novembre abbiamo pubblicato dati su “The Lancet” che dimostrano che gli anziani hanno mostrato forti risposte immunitarie al vaccino, con il 100% degli anziani che generavano anticorpi specifici dopo la seconda dose“.
Entro il 29 gennaio il vaccino dovrebbe essere approvato dall’Ema
L’approvazione del vaccino elaborato da AstraZeneca in collaborazione con l’Università di Oxford dovrebbe ricevere il via libera da parte dell’Agenzia europea del farmaco entro il 29 gennaio. Il colosso farmaceutico, però, ha già fatto sapere che le dosi che verranno consegnate saranno inferiori rispetto al previsto a causa di un problema tecnico. Nonostante questo, ha garantito che “milioni di dosi saranno consegnate tra febbraio e marzo”. La riduzione, ovviamente, andrà a compromettere la campagna vaccinale, che dovrà essere nuovamente rimodulata. In ogni caso, se otterrà l’approvazione dell’Ema, la prima consegna dovrebbe avvenire il 15 febbraio. Le successive, poi, arriveranno rispettivamente il 28 febbraio e il 15 marzo.
Intanto, in Italia sono 149.350 le persone che hanno completato, con tutte e due le dosi previste, la vaccinazione contro il Covid-19. Si tratta di poco meno di 50mila persone in più rispetto a ieri. Questo, a causa del rallentamento imposto dai ritardi nelle consegne da parte di Pfizer, al momento il principale fornitore. In totale, a oggi sono state somministrate almeno 1.434.550 dosi, il 77,4% di quelle consegnate, ovvero 1.853.475. Nel complesso, poi, hanno ricevuto i vaccini 947.369 operatori sanitari e sociosanitari e 332.594 appartenenti al personale non sanitario. Infine, 141.380 ospiti delle Rsa e 13.207 “over 80”. >> Tutte le notizie di UrbanPost