«Più che promettenti» i primi risultati del vaccino italiano ReiThera, sviluppato dall’azienda di Pomezia e sperimentato all’Inmi Spallanzani di Roma. Secondo quanto dichiarato dal presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Iss) Franco Locatelli «ora ci sarà l’ulteriore sviluppo nella Fase II e Fase III della sperimentazione». Alla presentazione degli esiti della sperimentazione della Fase I questi si è mostrato entusiasta: «L’Italia è in grado di giocarsi partite importanti su quella che è la capacità di generare tecnologia biomedica sofisticata».
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Vaccino italiano Reithera efficace, Ippolito (Spallanzani): «Basta una sola dose»
«Quanto è venuto a realizzarsi può ben rappresentare un modello prototipale. Che resterà poi a documentazione di quanto il paese è in grado di garantire alle persone che vi abitano in termini di capacità di creare massa critica sofistica per la ricerca biomedica», ha spiegato Locatelli. Nel lavoro di Reithera, ha precisato il Commissario Arcuri, «proviamo a raggiungere una qualche indipendenza anche nella dotazione di vaccini. E costruiamo a chi verrà dopo di noi una capacità di ricerca e sviluppo che questo Paese prima di questa emergenza non aveva». E ancora: «A dicembre è stato fatto il decreto che stanzia i fondi. Il governo entrerà nel capitale dell’azienda per sostenerne la Fase 2 e 3. Due gli obiettivi: dobbiamo lasciare al nostro Paese una capacità di ricerca, sviluppo e sperimentazione che prima non c’era. Dobbiamo avere la possibilità di acquisire dosi di vaccino per i nostri cittadini in misura stabile e crescente», ha concluso sempre Arcuri.
La presidentessa di Reithera, Folgori: «Abbiamo la capacità di produrre cento milioni di dosi all’anno»
Il vaccino italiano prodotto da ReiThera ha presentato i dati della fase uno della sperimentazioni. Le prime iniezioni erano avvenute il 24 agosto scorso. I volontari arruolati sono stati 100 e non ci sono state reazioni contrarie. «Abbiamo la capacità di produrre cento milioni di dosi all’anno», ha spiegato Antonella Folgori, presidentessa di ReiThera. «È immunogenico, è ben tollerato, protegge dall’infezione. Gli studi continuano nel tempo e serviranno a consolidare i dati di sicurezza e protezione», ha aggiunto la Folgori. Questo vaccino è «sviluppato con nuova tecnologia, in questo caso parliamo di vaccini genetici, basati su vettori virali, estremamente rapidi nel loro sviluppo e rappresentano piattaforme vaccinali idonee per combattere virus emergenti», ha precisato sempre la presidentessa della società.
«Questo vaccino ha dimostrato di essere sicuro e di avere la capacità di indurre una risposta immunitaria degli adulti»
Confortanti anche le dichiarazioni di Giuseppe Ippolito, direttore Scientifico dell’INMI Spallanzani: «Questo vaccino ha dimostrato di essere sicuro e di avere la capacità di indurre una risposta immunitaria degli adulti, una risposta simile a quella di altri vaccini che hanno dimostrato efficacia anche con due dosi, mentre Reithera sarà monodose». Poi la puntualizzazione: «Il vaccino induce la produzione di anticorpi neutralizzanti, basta una sola dose. Con una singola dose abbiamo ottenuto risultati in linea con gli altri vaccini, quello di Pfizer e di Moderna». Leggi anche l’articolo —> Restrizioni Covid: fino al 15 stop a spostamenti fra Regioni, weekend in zona arancione