È vero, non siamo ancora usciti dalla pandemia, i numeri dei contagi non ci rassicurano affatto, ma per fortuna i ricoveri nei reparti ordinari e in terapia intensiva sono sotto controllo. Abbiamo però un’altra preoccupazione all’orizzonte: a mettere in guardia tutti sulla possibile prossima emergenza il professor Matteo Bassetti. Ne ha fatto parola sui social l’esperto: “Finita l’emergenza del Covid, ecco un’altra infezione che mai si era vista trasmessa da uomo a uomo nel nostro continente”. Di che si tratta? E stato lo stesso infettivologo a chiarire i connotati del virus.
Dopo la pandemia un nuovo virus spaventa il mondo: cos’è il vaiolo delle scimmie
Un nuovo allarme epidemico spaventa l’Europa dopo il Covid, si tratta del “vaiolo delle scimmie”. Secondo le stime dell’infettivologo del San Martino di Genova “sono già segnalati decine di casi in Europa: 14 in Portogallo, 9 in UK e 7 in Spagna”. Al momento i casi registrati, “sono stati riscontrati tra uomini che hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini, configurando una probabile trasmissione all’interno della comunità”. Le autorità sanitarie del Massachusetts intanto hanno confermato un caso di vaiolo delle scimmie in un uomo che ha viaggiato recentemente in Canada. Tutto questo dopo che i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) hanno riferito che stavano monitorando la possibile diffusione di questa rara malattia virale. Il vaiolo delle scimmie è una zoonosi con infezioni umane accidentali che di solito si verificano nelle parti boscose dell’Africa centrale e occidentale. È causato dal virus del vaiolo delle scimmie che appartiene alla famiglia degli orthopoxvirus. Esso può essere trasmesso dall’esposizione alle goccioline espirate e dal contatto con lesioni cutanee infette o materiali contaminati, spiega l’Oms in una nota. Il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie è di solito da 6 a 13 giorni, ma può variare da 5 a 21.
Di che si tratta, quali sono i sintomi
“Il vaiolo delle scimmie non è grave e viene generalmente curato entro poche settimane. I sintomi con cui si manifesta sono soprattutto febbre, mal di testa e dolori muscolari e alla schiena. È possibile che in alcuni casi si presenti anche un’eruzione cutanea con caratteristiche simili alla varicella o alla sifilide”, ha detto sempre Bassetti. Rimane comunque basso il tasso di mortalità che si attesta al 10 per cento. Niente da sottovalutare, “bisogna agire rapidamente e uniti. Non possiamo permetterci una nuova epidemia”, l’avvertimento dell’esperto. Leggi anche l’articolo —> Reinfezioni da Covid, Pregliasco: «Sottovarianti contagiosissime. Non è un raffreddore»