“Potremo arrivare ad avere migliaia di casi ma se ci pre-occupiamo di questo fenomeno in tempo potremmo riuscire a contenerli”. Così Fabrizio Pregliasco, direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, in un’intervista a «Fanpage», parlando del vaiolo delle scimmie. Il professore associato di Igiene Generale e Applicata presso la sezione di Virologia del dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano, ha parlato dei contagi in aumento, dell’uso delle mascherine e della modalità di trasmissione.
Vaiolo delle scimmie, Pregliasco: «Potremo arrivare a migliaia di casi», i chiarimenti sul contagio
“Io dico che questa è una situazione da pre-occuparci, cioè è un qualcosa di anomalo che per fortuna al momento non ha una enorme dimensione epidemiologica ma va affrontato nel modo più anticipato possibile, come abbiamo visto essere necessario anche col Covid, seppur abbiamo elementi ad oggi che ci dicono che questa malattia non ha quella contagiosità e diffusività che ha Sars-Cov-2. Ma credo che valga la pena parlarne ai cittadini in una ottica non allarmistica ma di inquadramento del problema per tenere sotto controllo i casi sintomatici e fermare il focolaio il più possibile. Io poi sono convinto che come l’epatite acuta nei bambini, di cui si è parlato molto nelle scorse settimane, questa situazione nasca da una interlocuzione più attiva delle istituzioni”, ha spiegato Fabrizio Pregliasco parlando dell’evoluzione del virus.
Le delucidazioni sull’uso delle mascherine
Come può essere avvenuto il contagio? “Sappiamo di una sola catena di contagio che parrebbe essere legata a maxi evento alle Canarie che si è svolto intorno al 15 maggio. Potrebbe essere stato un ambiente a rischio anche se non è una malattia tecnicamente a trasmissione sessuale. L’atto sessuale è però facilitante perché questo virus si trasmette in due modi: attraverso i famosi droplets, che abbiamo imparato a conoscere col Covid, ma anche soprattutto con il liquido delle vescicole che ci sono sul viso, sul tronco, sul palmo delle mani e sui genitali”, l’opinione dell’esperto. Sull’uso delle mascherine per evitare il contagio del vaiolo delle scimmie Pregliasco ha detto: “Prima ancora delle mascherine, bisogna fare attenzione all’igiene delle mani e della persona. Sono ancora convinto che dobbiamo pre-occuparci, istituzionalmente scambiamo informazioni, pianifichiamo scenari diversi, informiamo la popolazione con relativa serenità”. Leggi anche l’articolo —> Vaiolo delle scimmie, come si prende e cosa fare subito: i chiarimenti di Bassetti