Veronica Panarello ha ucciso da sola suo figlio Lorys Stival in totale lucidità mentale e consapevolezza. Così dice la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna a 30 anni di reclusione inflitta alla mamma di Santa Croce Camerina nei primi due gradi di giudizio. C’è tuttavia chi ancor oggi, nonostante una sentenza passata in giudicato, non crede che Veronica possa avere agito senza l’aiuto di qualcuno.
Veronica Panarello: la sorella Antonella non crede che abbia fatto tutto da sola
Si tratta della sorella, Antonella Panarello, che lo ha ribadito qualche giorno fa ai microfoni di La vita in diretta. «Che sia lucida, l’ho sempre detto. Che abbia fatto tutto da sola, non lo posso dire io e non posso metterci la mano sul fuoco. Escludo a priori il suocero, ma fare tutto da sola in un’ora è impossibile». Antonella, che non ha contatti con Veronica da circa 4 anni, ha poi aggiunto: «Non parlo con mia sorella dall’ultima volta che siamo andati in carcere da lei. Io avevo cercato un avvicinamento per capire se poteva venire fuori la verità, non le bugie che ha detto dal primo momento. La reazione di Veronica era stata molto dura, da quel momento ho tagliato i contatti con lei definitivamente. Nessuna delle due si è più fatta sentire». Antonella non sarebbe disposta a perdonare sua sorella: «Da parte mia, con Veronica ho chiuso: da parte mia non si torna indietro».
Davide Stival: mai il perdono a Veronica, nemmeno se confessasse il delitto
Nessun perdono a Veronica nemmeno da parte dell’ex marito Davide Stival, nemmeno in caso di una confessione di colpevolezza. Ormai è troppo tardi: il piccolo Lorys non esiste più e «Io voglio ricordarlo sempre, anche nelle occasioni come il suo compleanno: ci riuniamo tutti in piazza con i suoi compagni, gli viene dedicata una messa. Ho tanti momenti e ricordi di Lorys, vorrei averlo con me ma purtroppo non si può […] Ho sperato che Veronica dicesse tutto, ancora oggi ribadisce la sua versione. Ho sperato che raccontasse la verità, ma non avrebbe comunque cambiato nulla: se le venisse voglia di confessare, a me non cambia nulla». Gli unici contatti tra loro, oggi, sono quelli che ha disposto il tribunale dei minori: «Ci sentiamo solo via lettere per darle informazioni su nostro figlio, ma non andrò a trovarla più. Vicenda chiusa anche se confessasse tutto? Ovviamente sì».