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Vittorio Colao, chi è il “cervello in fuga” scelto alla guida della task force per la fase 2

11/04/2020 09:47 - Aggiornamento 11/04/2020 09:59

Giuseppe Conte ha scelto Vittorio Colao, ex amministratore delegato di Vodafone, uno dei cervelli in fuga più noti d’Italia, alla guida della task-force di esperti, che affiancherà il governo nella gestione economica della fase 2, quella della ripartenza del paese. L’esecutivo si prepara al meglio ad affrontare lo sblocco del lockdown (che ancora non si sa bene quando sarà. Al team con pieni poteri il compito, quasi da ‘super eroi’, di portare fuori l’Italia dalla crisi al fine di evitare la temuta recessione.

vittorio colao

Vittorio Colao, chi è il “cervello in fuga” scelto alla guida della task force per la fase 2

Il comitato straordinario, riportato da ‘Repubblica’, si compone di 17 membri, oltre al al già citato Vittorio Colao, manager 58enne bresciano. Nel team l’economista dell’University College London Mariana Mazzucato, l’ex presidente dell’Istat (e ministro del lavoro con Enrico Letta) Enrico Giovannini, il presidente Cdp Giovanni Gorno Tempini, Raffaella Sadun, professoressa ad Harvard, Filomena Maggino di Benessere Italia, l’avvocato Stefano Simontacchi, Enrico Moretti docente di Economia a Berkeley, la professoressa di psicologia sociale Elisabetta Camussi, Roberto Cingolani di Leonardo, Riccardo Cristadoro di Banca d’Italia, Giuseppe Falco partner di Boston consulting, Franco Focareta dell’Università di Bologna, l’esperto di disabilità Giampiero Griffo, il commercialista Riccardo Ranalli, il sociologo Marino Regini e il presidente della società di epidemiologia psichiatrica Fabrizio Starace.

Colao

Il curriculum del manager bresciano

A guidare la “ciurma” Vittorio Colao, nato a Brescia nel 1961. Il suo nome è legato alla Multinazionale di Telefonia Vodafone, di cui è stato amministratore delegato dal 2008 al 2018. Dopo essersi laureato alla Bocconi e aver ottenuto un Master in Business Administration a Harvard, Colao ha lavorato per la Banca d’Affari Morgan Stanley e per la Società di Consulenza McKinsey. Nel 1996 è diventato direttore generale della compagnia telefonica Omnitel, nata da una costola dell’Olivetti, poi acquisita da Vodafone. Nel 1999 il compito difficile proprio di amministratore delegato della divisione italiana di Vodafone. Tra il 2001 e il 2004 questi ha avuto lo stesso ruolo ma per Europa meridionale, Medio Oriente e Africa. Alla task-force l’imprenditore porterà in dote tutta la sua esperienza maturata a Vodafone, che da colosso della telefonia è diventato gruppo integrato nel digitale e nei media.

Vittorio Colao

Sotto la guida di Vittorio Colao Vodafone protagonista di una delle più grosse operazioni finanziarie

Come riporta ‘Il Post’“Sotto la guida di Colao, Vodafone ha realizzato una delle più grosse operazioni finanziarie degli ultimi anni. Quando il suo gruppo ha venduto per 130 miliardi di dollari alla statunitense Verizon il più grande operatore di telefonia mobile degli Stati Uniti, Verizon Wireless, di cui Vodafone possedeva il 45 per cento”. Colao ha lasciato la carica di amministratore delegato di Vodafone del 2018: a sostituirlo il britannico Nick Read. Nel 2004 Colao è diventato amministratore delegato di Rcs MediaGroup. Due anni dopo questi è tornato nella stessa società con il compito di vice amministratore delegato per l’Europa. Infine ha preso nel gruppo il posto di Arun Sarin. Molto stimato negli ambienti che contano Colao è stato candidato a diversi ruoli di prestigio, come quello di supermanager per le Olimpiadi di Milano e Cortina. Ultimo ruolo prima di ricevere l’incarico dal premier? Quello di consulente di un fondo di private equity, General Atlantic. 

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