Viviana e Gioele, il giallo della loro morte è lontano dalla soluzione. Perché ancora si è in alto mare per ciò che concerne la ricostruzione della esatta dinamica dell’incidente in galleria sulla A20 Messina-Palermo. E perché dai primi accertamenti autoptici sui loro resti ben poco è emerso circa la modalità del decesso di madre e figlio.
Viviana e Gioele: ciò che dicono i loro resti non risolve il giallo
Il 7 ottobre prossimo è in programma il campionamento dei pezzi anatomici di Viviana Parisi. Sulla morte del figlio di 4 anni, invece, non vi sarebbe ancora nessuna certezza. Dalla analisi del cranio e della mascella del piccolo Gioele, infatti, non sarebbe stata rinvenuta alcuna lesione o trauma. “I frammenti ossei del bambino non presenterebbero fratture ma tale circostanza non può escludere con certezza che Gioele avesse invece riportato delle lesioni ad organi diversi, in quanto l’impatto subito dal piccolo, dopo l’incidente in galleria, è stato serio”. Lo hanno dichiarato Nicodemo Gentile ed Antonio Cozza, avvocati della famiglia Parisi, dopo un confronto con il loro consulente.
Le tracce sul traliccio e prime ipotesi
Intanto si attende di sapere qual è la natura delle tracce rinvenute sul traliccio ai piedi del quale venne rinvenuto il cadavere della dj 43enne. Secondo l’avvocato Antonio Cozza “Le impronte sono state trovate in due punti diversi del traliccio, esaminato fino a circa un’altezza massima di 4 metri”. Per l’avvocato se Viviana fosse caduta da quell’altezza non sarebbe di certo morta, sebbene sul suo corpo siano state trovate dai medici legali fratture compatibili con una caduta dall’alto. “Da quell’altezza, 4 metri, le fratture non sarebbero state letali”. Vertebre schiacciate, un buco sulla caviglia, presumibilmente il morso di qualche animale, e nessun segno o morso sulla nuca. Queste le poche certezze emerse dalla autopsia sul corpo della donna al momento in mano agli inquirenti.
Il mistero sull’incidente in galleria
Intanto chi indaga ha chiesto il sequestro del Gps del furgone, determinante per ricostruire l’esatta dinamica dell’impatto in galleria fra il mezzo e l’auto di Viviana Parisi. “Non riesco a capire come gli operai dopo l’incidente, invece di occuparsi di mia moglie e di mio figlio, si siano occupati del traffico – ha detto Daniele Mondello, marito di Viviana e papà di Gioele – come hanno fatto a non fermarli?”. (Fonte Il Giornale di Sicilia). Potrebbe interessarti anche —> Viviana e Gioele: nuove indiscrezioni sull’incidente sparigliano le carte