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Covid, da lunedì nuove zone gialle: le Regioni a rischio

26/08/2021 09:40

Ci sono due Regioni italiane che avrebbero un parametro da zona gialla: la Sicilia e la Sardegna. I ricoveri ospedalieri raggiungono le soglie per il cambio di colore delle regioni. Se la situazione dovesse rimanere tale o addirittura peggiorare, venerdì prossimo il ministro della Salute Roberto Speranza, annuncerebbe il passaggio alla zona gialla che avrebbe effetto da lunedì 30 agosto.

zona gialla sicilia
Possibile ritorno delle zone gialle (da ilmessaggero.it)

Zona gialla Sicilia e Sardegna rischiano: aumentano i ricoveri ospedalieri

Sono i numeri dei ricoverati in ospedale a far tremare Sicilia e Sardegna, che adesso sono candidate al cambio di colore: si passerebbe da zona bianca a zona gialla. Le soglie stabilite per il cambio di colore dall’ultimo decreto Covid sono il 15% per i ricoveri ordinari e il 10% per i ricoveri in terapia intensiva. Secondo l’ultimo monitoraggio i dati siciliani superano entrambi i limiti: 20% dei posti letto in area non critica, 11% di occupazione delle terapie intensive. Anche gli ospedali in Sardegna hanno raggiunto quota 12% nelle terapie intensive. Sotto il limite ma comunque vicina la percentuale nei reparti ordinari, al 14%.

Il matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M. Picone’, del Cnr, ha affermato che i dati delle isole non fanno ben sperare. “La Sicilia è oltre le rispettive soglie del 15% e 10% per occupazione di posti e quindi, a rigore, dovrebbe essere dichiarata zona gialla venerdì 27 agosto, con entrata in vigore effettiva lunedì 30 agosto”.

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zona gialla rossa arancione

Cosa succede nel resto del Paese?

Sicilia e Sardegna, quindi, sarebbero le prime candidate per la zona gialla, dal prossimo lunedì. Cosa succede nel resto del Paese? Il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva e di area non critica da parte dei pazienti Covid restano stabili, rispettivamente al 6 e al 7%. Sebastiani ha affermato che “sempre a livello nazionale continua la frenata della crescita della curva media degli ingressi giornalieri nelle unità di terapia intensiva, che dovrebbe raggiungere il massimo tra 5-7 giorni”.>>Tutte le notizie