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Italia tutta in zona rossa, ipotesi non più così lontana: quando potrebbe scattare

10/01/2022 12:30 - Aggiornamento 10/01/2022 12:38

Purtroppo continuano a crescere i contagi da Covid, sembra sul serio che le lancette dell’orologio siano tornate indietro ad un anno fa, con la differenza che oggi abbiamo i vaccini. L’allarme è reale, non si tratta di gridare “al lupo al lupo” o degli allarmi spaventevoli dei virologi che affollano le tv. Gli operatori sanitari si stanno ammalando, gli ospedali sono in affanno. Da qui lo spettro della possibilità, che il governo vuole assolutamente evitare: la zona rossa. Tutta l’Italia in zona rossa. Un lockdown che potrebbe servire a spezzare la catena del contagio, soprattutto in previsione del picco della quarta ondata previsto tra la fine di gennaio e i primi di febbraio.

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Italia tutta in zona rossa, ipotesi non più così lontana: quando potrebbe scattare

I vaccini si sono rivelati dei validi alleati, ma purtroppo nel caso di pazienti immuno-depressi e con patologie pregresse il rischio di finire ricoverati ai nosocomi o in terapia intensiva è concreto. Non solo: gli ospedali pullulano di non vaccinati contagiati. Sono parecchie le persone che hanno scelto di non immunizzarsi contro il Covid: alcuni Italiani non hanno ricevuto ancora alcuna dose. Infermieri, medici, tutto il personale sanitario è sull’orlo del baratro: tanti sono in isolamento perché risultati positivi o per aver avuto contatti stretti con contagiati; altri sono esasperati, stanchi. Stremati da una situazione che pare senza uscita. E la mancanza di operatori nei nosocomi si sente eccome: restano scoperte soprattutto tutte le aree di medica ordinaria per i consueti servizi alla persona. In Italia circa 1 milione e 675 mila persone sono attualmente positive al Covid. Oltre 20 mila operatori (tra medici e infermieri) si trovano oggi a casa in quarantena.

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«Bisogna arruolare 50mila specializzandi»

Il nuovo decreto del governo Draghi riuscirà a sortire effetti benefici sulla curva? Darà i suoi frutti? Troppo presto per dirlo. Son misure prese per evitare chiusure generalizzate e non frenare l’economia già vessata dalle ondate precedenti. Ma di fronte al dilagare del contagio non si possono scongiurare lockdown, ma soprattutto dinnanzi al personale medico messo al tappeto dal virus. Gli esperti ne son convinti: bisogna salvaguardare gli ospedali, evitando che vadano in tilt. «Bisogna arruolare 50mila specializzandi. Possono fare vaccini e tamponi. Inoltre bisogna permettere ai pensionati di continuare a lavorare, reclutare medici che non hanno la cittadinanza italiana e coinvolgere di più la sanità privata». Così dicono dal sindacato degli ospedalieri Anaao. Un’iniziativa semplice, se vogliamo, per rimpiazzare i medici e infermieri che sono in isolamento. Leggi anche l’articolo —> Covid oggi 1.597 in terapia intensiva (+38), 155mila nuovi casi e 157 vittime

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