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2 novembre: la commemorazione dei morti ai tempi del Covid

02/11/2020 09:26 - Aggiornamento 02/11/2020 09:28

Il 2 novembre è il giorno in cui la Chiesa ricorda tutti i defunti. Nonostante non sia ufficialmente un giorno festivo, la tradizione in Italia è sentita e celebrate in varie forme. Ogni anno, in questo periodo, i cimiteri di tutto lo stivale si riempiono di persone che portano un saluto ai propri cari. Anche i cimiteri, quest’anno, si sono dovuti adeguare alle normative anti-Covid, con distanziamento, obbligo di mascherina e igienizzante mani.

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2 novembre

 

La commemorazione dei morti del 2 novembre nelle città italiane

A Milano, nessuna restrizione è stata imposta se non quella dell’uso della mascherina e del divieto di assembramento. Lunedì 2 novembre, presso il cimitero Monumentale, si svolgerà la cerimonia per scoprire le lapidi dedicate ai nuovi benemeriti iscritti nel Famedio del cimitero Monumentale. L’ingresso però sarà vietato, mentre i cittadini potranno assistere alla cerimoni in diretta streaming. A Roma, le commemorazioni saranno dilazionate in più giorni. I percorsi tra le sepolture monumentali del cimitero del Verano non si fermano, anzi se ne aggiunge uno chiamato ‘Alberto e i suoi amici’ per celebrare i 100 anni dalla nascita di Sordi. Le visite sono gratuite, ma per partecipare è obbligatoria la prenotazione. Misure più stringenti a Palermo, dove è richiesta la prenotazione per accedere ai cimiteri. Sono circa 7.800 le prenotazioni online pervenute. In tutti i Comuni d’Italia, i sindaci si sono adoperati per garantire la sicurezza nei cimiteri, grazie ai volontari della Protezione Civile e ad altre associazioni.

L’invito alla responsabilità

L’infettivologo Massimo Galli, tuttavia, invita gli italiani a rinunciare alla visita ai cimiteri. “La situazione è sempre più preoccupante. In questo fine settimana state il più possibile a casa e limitate gli incontri anche con familiari ed amici allo stretto indispensabile. I nostri morti ricordiamoli nel cuore e nella mente e non affollando i cimiteri”, scrive su Twitter il direttore di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano. >> Tutte le news di UrbanPost