Isabella De Bernardi. I ricci sono i medesimi, la simpatia è immutata, forse solo il colore dei capelli è un po’ più biondo rispetto a una volta. Ai ragazzi e ragazze delle nuove generazioni il suo nome non potrà dire molto: sono tanti anni infatti che Isabella si è ritirata dal mondo dello spettacolo. Ma per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di trascorrere la giovinezza negli anni Settanta e Ottanta, il nome di Isabella De Bernardi è impossibile da dimenticare. Esso è infatti collegato indissolubilmente a quello del Carlo nazionale. No, non Carlo Conti ma Carlo Verdone e al suo film cult, “Un sacco bello”: in questa pellicola la De Bernardi recitava la parte iconica di Fiorenza, compagna del verace “Carletto”. Una sua battuta, in particolare, l’ha consacrata alla memoria di almeno tre generazioni: «A stronzo. Punto esclamativo».
Isabella De Bernardi: «Verdone era sempre a casa mia»
L’attrice romana, ormai milanese di adozione, si lascia andare a una lunga intervista sulle pagine di “Leggo” dove rievoca i lontani ricordi della sua giovinezza nella capitale, passata sotto i riflettori. «Carlo era sempre a casa mia per scrivere la sceneggiatura con mio padre (il famoso sceneggiatore Piero De Bernardi, ndr). In camera mia stavo litigando con mia sorella e Carlo seguì quella rissa verbale. Andò da papà e gli disse è perfetta per Fiorenza. Da lì nacque il personaggio e io… feci solo me stessa»: fu così che l’adolescente De Bernardi fu consacrata al cinema. Ovviamente la De Bernardi, che vivrà pur sempre da anni a Milano, ma non ha perso un grammo della sua romana veracità confessa di essere perseguitata ancora dalla sua frase più iconica. «Sì, ma è incredibile come quasi ogni giorno la gente mi fermi per strada magari solo per farsi dire A stronzi!. So quarant’anni che mi chiedono di prenderli a parolacce», confessa ridendo Isabella.
Che fine ha fatto “Fiorenza”??
Ma oggi che vita conduce la mitica “Fiorenza” ? Verso la fine degli anni ottanta, la verace romana si trasferisce a Milano, dove si sposa, da alla luce due pargoli e inizia a lavorare nella pubblicità fino a divenire art director presso l’agenzia “Young & Rubicam”. Isabella De Bernardi non ha rimpianti, ha sempre seguito quello che era il suo sogno iniziale, ovvero il mestiere di grafica. L’unico momento di commozione ce l’ha quando ricorda la sua città, com’era e come oggi non è più. Un pensiero condiviso dal suo ex collega Carlo Verdone. «Credo che in quel film ci sia una mia forte componente caratteriale, un po’ malinconica», ha detto il regista romano in un video postato su Facebook in occasione dell’anniversario dell’uscita di “Un sacco bello”, «C’è la grande solitudine di questa bella città che all’epoca aveva una grande anima, nel popolo, nelle atmosfere, nei rumori. Era una città che aveva tanta poesia».