Carla Bruni Conoravirus: la ex top model di fama mondiale travolta dalle critiche per la sua infelice messinscena che ironizza sul dramma sanitario che sta devastando l’Europa. La moglie di Nicolas Sarkozy ha simulato un attacco di tosse e conseguente crisi respiratoria: il dietro le quinte di alcune sfilate di moda, realizzato dalla tv RMC, è inevitabilmente finito in rete e sta facendo il giro del mondo.
Ecco il video:
“On n’est pas féministe, on craint pas le #coronavirus…” La blague douteuse de #CarlaBruni à la Fashion Week https://t.co/xsDeBuvoUD pic.twitter.com/1kzULzL1LW
— Rêv de Presse (@Rev_de_Presse) March 14, 2020
Carla Bruni ironizza sul Coronavirus e viene travolta dalle critiche
Feroci le critiche rivolte alla ex première dame, nonché cantautrice e attrice, immortalata mentre, sorridente e divertita, finge di essere in preda ad una crisi respiratoria. Non curante del fatto che in Europa molte persone da settimane stiano realmente perdendo la vita perché affette da questo virus letale che sta paralizzando in primis l’Italia, Carla Bruni si prende gioco di un dramma vero e, minimizzando la situazione, fa battute come «non siamo femministe, non abbiamo paura del Coronavirus!».
Carla Bruni finge crisi respiratoria: il video sta facendo il giro del mondo
Il video, realizzato all’insaputa della ex top model italiana adottata dalla Francia, lascia basiti: la si vede abbracciare affettuosamente Sidney Toledano, presidente del gruppo Louis Vuitton, esclamare poco dopo ironica: «Ci diamo un bacio, è pazzesco! Perché noi siamo la vecchia generazione! Non abbiamo paura di niente, non siamo femministe e non abbiamo paura del Coronavirus, nada!». Poi va a sedersi nel suo posto in platea, e continua: «allora guarda che faccio..» ed emette finti colpi di tosse che stanno indignando l’opinione pubblica, non solo francese. Carla Bruni è stata travolta dalle critiche per queste immagini, arriveranno le sue scuse? Almeno per rispetto di chi in queste ore piange i propri morti, stroncati dal virus killer che sta paralizzando l’Europa ma, evidentemente, non la bella ‘Carlà’.