Paolo Fiorelli di ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ ha intervistato Maurizio Costanzo, giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, regista e sceneggiatore romano, che ha svelato i “segreti” del mestiere. Nel corso della chiacchierata l’81enne ha parlato del suo modo di intervistare, ma pure della decisione di rimandare il Maurizio Costanzo show a causa dell’emergenza Covid-19. «In 38 anni ho condotto più di 4.500 puntate del “Costanzo Show”. Sempre con il pubblico in sala. Piuttosto che rinunciare al pubblico, rinuncio allo show. Almeno finché questa terribile situazione non si normalizza», ha dichiarato il noto giornalista.
Maurizio Costanzo svela i trucchi del mestiere: «Faccio domande, mica interrogatori»
Maurizio Costanzo però non sa stare lontano dal lavoro: «Date queste condizioni, ne ho approfittato per proporre un paio di nuove puntate del mio programma “L’intervista”. Lì la formula è diversa, si tratta di un lungo incontro “uno contro uno” tra me e l’intervistato. Siamo partiti con il principe Emanuele Filiberto di Savoia ed Elena Santarelli. Un’intervista molto commovente, dove lei parla della sua battaglia per il figlio malato di tumore. Una battaglia per ora vinta, per fortuna». Il conduttore romano si è sentito di difendere la Santarelli, vittima di critiche vergognose: «È stata forse la cosa più dolorosa della sua storia, dopo la malattia in sé. Gente che la accusava di non essere una buona madre perché ha continuato anche a lavorare… Ma come si permettono? Vorrei incontrare qualcuno di questi bulli per insultarlo personalmente».
«Il segreto per una buona intervista? Che rispondano!»
Il marito di Maria De Filippi non vuole esprimere preferenze, non ha un’intervista preferita. O meglio il conduttore non si è sbilanciato: «Ah no, non posso proprio fare questo gioco. Nella mia vita ho ospitato e intervistato quasi 50 mila persone. Se comincio con i confronti non ne esco più. Fare “tabula rasa” e guardare avanti è diventata una necessità, una questione di sopravvivenza. E un punto di forza». Il segreto per una buona intervista? «Che ti rispondano! Cerco di creare un clima di intesa e collaborazione. Per riuscirci devi essere preparato. Documentarsi serve non tanto a far domande più belle, ma a capire chi hai di fronte. E a fargli capire che la sua storia ti interessa davvero». Può succedere che l’intervistato non abbia voglia di sbottonarsi troppo: «Provo a spiegare all’ospite che fare una bella intervista è anche, anzi soprattutto, nel suo interesse. Poi magari provo ad arrivarci con una domanda più morbida. E poi, se rifiuta ancora, passo ad altro. Non mi piace chi si impunta: io faccio interviste, mica interrogatori di polizia!».
Maurizio Costanzo: «Sono un uomo fortunato che ha potuto fare un mestiere meraviglioso. E vuole ancora farlo»
Maurizio Costanzo non pensa di avere eredi. Non certo per presunzione, l’esatto contrario: «No, perché ognuno ha un suo stile. Giovanni Floris, Mario Giordano, Bruno Vespa, Corrado Formigli… ognuno fa il programma a sua immagine e somiglianza e va per la sua strada, come facevo io. Che non mi considerò il “papà” di nessuno, ma un uomo fortunato che ha potuto fare un mestiere meraviglioso. E vuole ancora farlo». Chi vorrebbe ospite a ‘L’Intervista’? «Dopo Emanuele Filiberto di Savoia, con cui ho aperto la nuova serie di “L’intervista“, ed Elena Santarelli, quando la situazione d’emergenza causata dal coronavirus terminerà, ho in programma un incontro con Christian De Sica e dopo mi piacerebbe ospitare Amadeus, Vittorio Sgarbi e Sophia Loren».
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