«L’Italia non è sola»: lo ha confermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio innanzi agli aiuti provenienti “dalla Russia con amore” nella lotta al coronavirus. Dopo la telefonata intercorsa tra Putin e Conte nel pomeriggio di sabato, 21 marzo, nove jet carichi di uomini e mezzi si sono mobilitati alla volta di Pratica di Mare. Domenica pomeriggio il decollo del primo, con arrivo in serata nell’aeroporto militare capitolino; nel giro di ore l’arrivo degli altri otto. Materiali e personale raggiungeranno poi la Lombardia.
Coronavirus Italia, dalla Russia gli aiuti di Putin: nove velivoli carichi di uomini e mezzi
Una colonna di mezzi sale sui velivoli: camion militari, diversi furgoni con aiuti medici e una fila di ufficiali. Le foto diffuse dal ministero della Difesa russo restituiscono l’immagine delle fiancate dei mezzi su cui capeggiano due cuori, ognuno con il tricolore dei due Paesi, Russia e Italia: la scritta in tre lingue “Dalla Russia con amore” richiama il film di 007 del ’63. Ognuno dei velivoli in partenza dalla base alle porte di Mosca può caricare circa 45 tonnellate tra merci e uomini: si tratta dei Ilyushin 76 modernizzati nei motori e nelle strumentazioni e protagonisti della storia dell’Armata Rossa sovietica. Il personale in arrivo dalla Russia dovrebbe essere parte delle unità pronte all’azione per fronteggiare le catastrofi e addestrate allo scenario della “guerra batteriologica”.
«Questo dimostra che l’Italia non è sola»
Nell’elenco degli aiuti annunciato da Mosca ci sarebbero veicoli speciali e strumenti per la “sanificazione dei trasporti” ma anche scorte di mascherine, tute protettive e tamponi per i test. «Tra oggi e domani (oggi lunedì 23 marzo, ndr) – ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha accolto l’aereo russo a Pratica di Mare – arriveranno oltre 10 milioni di mascherine in Italia. Da mercoledì invece inizieranno ad arrivare 100 milioni di mascherine dalla Cina, così come comunicato nei giorni scorsi. Partirà un primo lotto da sei milioni e poi venti milioni di mascherine ogni settimana. Questo dimostra che l’Italia non è sola e che coltivare amicizie con altri Stati è fondamentale».
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