L’Italia e il mondo intero in questi giorni sta affrontando un periodo davvero molto, ma molto difficile. Tutti stiamo combattendo la stessa guerra contro un nemico invisibile chiamato COVID-19. Per quanto riguarda la situazione in Italia dei contagi, i dati legati alla giornata di ieri 24 marzo 2020, fanno sperare in un piccolo miglioramento della situazione, anche se i numeri sono ancora allarmanti. Nonostante sia cresciuto drammaticamente il numero dei morti, 743, per il terzo giorno consecutivo il numero dei contagiati è lievemente diminuito: 3.612 contro i 3.780 di lunedì. Tra le vittime di ieri anche un ragazzo di 30 anni proveniente dal Camerun. Il trentenne è morto per Coronavirus presso l’ospedale Cisanello di Pisa.
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Coronavirus, morto un trentenne
Nella giornata di ieri, 24 marzo 2020, presso il reparto di terapia intensiva COVID-19 dell’Ospedale Cisanello di Pisa, a causa del Coronavirus è morto un trentenne. Il ragazzo, Christin Kamden Tadjuidje, è una delle vittime più giovani in Toscana. Christin, proveniente dal Camerun, viveva a San Giuliano, alle porte di Pisa dove stava per laurearsi in Scienze agrarie. Il 14 marzo era stato portato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Cisanello di Pisa, con un quadro clinico molto grave e compromesso. I medici, dopo vari accertamenti, avevano riscontrato una polmonite acuta interstiziale e per questo posto immediatamente in rianimazione. In un primo momento il ragazzo aveva reagito bene alle cure, ma nella notte fra domenica e lunedì si è improvvisamente aggravato ed è morto. Una crisi che ha colto di sorpresa tutti quanti e per questo al momento è stato chiesto un riscontro diagnostico per chiarire con certezza le cause della sua morte.
Le parole degli amici
Il triste annuncio della morte del trentenne, Christin Kamden Tadjuidje, come riportato da La Nazione, è stato comunicato dai suoi amici e colleghi di studio su Facebook. Gli amici lo lo hanno ricordato come un bravissimo danzatore e soprattutto come un ragazzo di buon cuore: «Christin ha lottato per anni per una laurea che non otterrà prima di lasciarci. Che la sua anima riposi in pace».