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Fase 3, ma quando arriva? La disperazione degli imprenditori, il caso di Diego

11/05/2020 12:32

Fase 3 quando sarà avviata? Quando potranno finalmente riaprire tutte le attività chiuse dall’emergenza Coronavirus? La protesta di molti imprenditori, soprattutto quelli piccoli, diventa rabbia, disperazione. Turismo, ristorazione, parrucchieri, estetisti, piccoli esercizi commerciali. Sono molti i casi segnalati in questi giorni, dai social fino ai media nazionali. Tra i tanti abbiamo scelto di raccontare quello di Diego B., imprenditore di Santarcangelo di Romagna, che ha pubblicato il suo sfogo nel gruppo Facebook Santarcangelo vecchio e nuovo e poi è stato chiamato a raccontare la sua storia da La7.

Fase 3 quando sarà

«I famosi 600 euro non li abbiamo ancora ricevuti, eppure dicono che è tutto a posto»

Diego è stato ospite della trasmissione Tagadà di La7. Alla conduttrice Tiziana Panella, l’imprenditore disperato denuncia: «I famosi 600 euro non li abbiamo ancora ricevuti. Ieri mattina mi sono mi sono collegato con il portale dell’Inps: il call center mi ha detto che è tutto ok. Mi è stato risposto di aspettare ancora qualche giorno. Perché è tutto ok». La conduttrice prova a cambiare domanda: «Ma la cassaintegrazione l’ha ricevuta?» La risposta a questo punto sembra quasi scontata. Ma l’imprenditore non demorde e replica: «Per la cigs abbiamo inoltrato tutta la documentazione idonea, ma anche in quel caso non è ancora arrivato nulla». Anche se qui, è da precisare, le responsabilità sono da suddividere tra Regione e Inps.

Fase 3 quando sarà avviata? Difficoltà a non finire per i finanziamenti alle imprese in crisi per il Covid-19

A quel punto la conduttrice di Tagadà affronta anche il tema dei tanto decantati e “promessi” finanziamenti alle imprese. «Aspetti un attimo – dice – perché temo di conoscere la risposta. Le faccio comunque la terza domanda. Il finanziamento è arrivato?» Anche in questo caso, la replica di Diego B. è desolante: «No. Noi stiamo vendendo i beni personali del titolare di questa azienda per poter affrontare gli impegni che abbiamo. Altrimenti ci staccano luce, acqua, ecc. perché le bollette, nonostante vanno pagate». L’indignazione, in Romagna come in altre regioni che si trovano nella stessa condizione, cresce. E il malcontento per il governo pure. In attesa del Decreto Rilancio, con l’auspicio che le promesse diventino realtà. In fretta però. >> Tutte le notizie di economia

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