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Fase 2 spostamenti, cosa potremo fare da lunedì 18 maggio: linee guida e protocolli

16/05/2020 09:51 - Aggiornamento 16/05/2020 11:36

Sabato 16 maggio 2020 – Fase 2 spostamenti, cosa potremo fare da lunedì 18 maggio. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge quadro che spiega in cosa consisterà l’ulteriore allentamento delle misure anti Coronavirus. Come spiega, infatti, palazzo Chigi al termine della riunione, il decreto “delinea il quadro normativo nazionale all’interno del quale, dal 18 maggio al 31 luglio 2020, con appositi decreti od ordinanze, statali, regionali o comunali, potranno essere disciplinati gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali”. Eccoci dunque pronti a chiarire tutto quello che c’è da sapere sull’autocertificazione, le riaperture di ristoranti e bar, come pure di estetisti e parrucchieri.

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Fase 2 spostamenti, cosa potremo fare da lunedì 18 maggio: linee guida e protocolli

Che si potrà fare a partire da lunedì 18 maggio? Cosa invece non sarà ancora consentito? Restano in piedi le regole di distanziamento sociale tra persone e l’uso di dispositivi per evitare la diffusione del contagio come le mascherine. Ma partiamo dagli spostamenti, che saranno consentiti all’interno della stessa regione. Nessun limite, dunque, per quanti vogliono raggiungere la seconda casa purché quest’ultima sia situata nella regione di residenza. L’autocertificazione rimarrà per chi abbia necessità di andare in un’altra regione. Solo spostamenti in questo caso per “compravate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. Ad ogni modo è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Tuttavia il governo specifica che permane “il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura della quarantena per provvedimento dell’autorità sanitaria in quanto risultate positive al virus COVID-19, fino all’accertamento della guarigione o al ricovero in una struttura sanitaria o altra struttura allo scopo destinata”.

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Riapertura ristoranti, parrucchieri e bar: tutto quello che c’è da sapere

Dal 18 maggio 2020 riaprono i ristoranti. I gestori e clienti dovranno però seguire dei rigidi protocolli di sicurezza: la distanza deve esserci (ora è stata ridotta ad un metro), uso di mascherina quando ci si alza dal tavolo e no ai buffet. La lista di prenotazione dovrà essere conservata per almeno 14 giorni. La consumazione al banco è consentita «solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti». Si rialzano le saracinesche anche dei negozi di parrucchieri, salone di bellezza e centri estetici. Accesso ai clienti solo mediante prenotazione. Bisognerà rilevare la temperatura corporea all’ingresso: in caso essa sia maggiore di 37,5 °C la persona dovrà tornare a casa e non beneficiare del servizio. I parrucchieri ed estetisti dovranno poi assicurare la distanza di almeno un metro tra una postazione e l’altra. Da eliminare riviste, giornali e altro materiale informativo di uso promiscuo.

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Fase 2 spostamenti, cosa potremo fare da lunedì 18 maggio: novità per alberghi e spiagge

Novità anche per alberghi e spiagge. Negli hotel e affini dovrà essere garantito il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni e creare due corsie per le entrate e le uscite. Per quanto riguarda le spiagge: il distanziamento varrà anche in quelle libere. Vietati i giochi di gruppo in spiaggia, proprio per evitare assembramenti. Saranno consentiti solo racchettoni, surf, nuoto e windsurf. È necessario poi rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto. Nel decreto si legge poi che bisogna “privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg” e che “potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C”. Indicazioni anche per la postazione dedicata alla cassa che “può essere dotata di barriere fisiche, in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione”. leggi anche l’articolo —> Campania ospedali Covid, polemiche sul mancato utilizzo: non sono stati necessari

 

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